La polizia ha denunciato tre persone per ricettazione di reperti archeologici. Facendo accertamenti su un social network, gli investigatori hanno accertato che due componenti avrebbero cercato di vendere i reperti per conto della terza persona. Utilizzando dei falsi profili, gli agenti hanno finto di essere interessati all'acquisto e hanno chiesto di vedere i reperti. Dopo una lunga trattativa, per 235 monete antiche, gli agenti e i venditori si sono incontrati sulla statale 114 dove i poliziotti hanno prima bloccato un uomo e successivamente hanno perquisito le case degli altri due, trovando altri reperti archeologici che sono stati sequestrati. Si tratta di 243 monete autentiche risalenti a diversi periodi storici: dal greco-romano a quello medievale (monete agrigentine, siracusane, cartaginesi, bizantine); vasellame del periodo greco e anelli, collane, frecce di epoca varia.
A volersi complimentare con i poliziotti del commissariato di Priolo è stato anche il neo assessore regionale ai beni culturali Amleto Trigilio che, assieme al sovrintendente ai beni culturali di Siracusa Orazio Micali, si è recato negli uffici del commissariato di Priolo. "Mi è sembrato un doveroso gesto di attenzione nei confronti di investigatori che hanno dimostrato abilità ed acume professionale - ha commentato l'assessore Trigilio -. La tutela del nostro immenso patrimonio artistico, archeologico e culturale è esigenza prioritaria".(ANSA)
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