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Chiesto esame DNA
per membri equipaggio

Sottoporre alla prova del Dna tutti i componenti dell'equipaggio del "Fatima II", che erano a bordo del motopesca quando si verificò l'ammutinamento, in modo da avere per tempo dei campioni per effettuare le necessarie operazioni di riscontro con quanto verrà eventualmente trovato a bordo dell'imbarcazione quando l'attesa ispezione verrà effettuata. E' la richiesta formalizzata alla Procura di Siracusa che sulla vicenda del "Fatima II" e del suo comandante, Gianluca Bianca, scomparso ormai da quasi due mesi, ha avviato un'inchiesta con rogatoria internazionale per l'espletamento di accertamenti tecnico-scientifici sul motopesca che si trova ormeggiato nel porto egiziano di Rashid. "Ritenuto che le tracce di maggior utilità che potrebbero rinvenirsi a bordo dell'imbarcazione per accertare l'avvenuta perpetrazione di atti di violenza appaiono costituiti da elementi organici - scrive l'avv. Franco Greco, il legale che assiste i familiari del comandante scomparso - il più proficuo accertamento di eventuali reperti biologici può essere eseguito previa l'immediata loro comparazione in loco, utile al fine di proseguire i vari accertamenti, con i profili tipizzati di tutte le persone che si trovavano a bordo del natante". Nella stessa istanza viene data pronta disponibilità da parte di tutti i familiari di Gianluca Bianca a sottoporsi al prelievo di campioni "considerato che la tipizzazione del profilo dello scomparso può avvenire attraverso lo studio dei profili tipizzati dei congiunti ed in particolare dei genitori". (ANSA)

 

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