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Riapre dopo un mese
lo scalo di Catania

aeroporto catania

L'aeroporto di Catania riapre: sono terminati i lavori alle infrastrutture di volo cominciati il 5 novembre scorso, nel rispetto dei tempi previsti. Lo scalo e' rimasto aperto per un mese, ma, primo esempio in Italia, utilizzando la pista dell'aeroporto militare di Sigonella. ''Mantenendo, seppur parzialmente, operativo Catania - ha detto il commissario dell'Enac, Vito Riggio - siamo riusciti a evitare a circa 220.000 passeggeri di rinunciare ai propri viaggi o di volare su altri scali''.

Il trasferimento a Sigonella dei voli, durante i lavori per il rifacimento della pista, è stato possibile grazie a un protocollo siglato tra Enac e ministero della Difesa. La pista è stata riaperta e il primo aereo che atterrerà, alle 18.30, sarà l'Az 1751 dell'Alitalia, proveniente da Roma. I lavori sono stati compiuti dagli addetti dell'impresa realizzatrice con 130 operai e diecine di tecnici specializzati impegnati per 30 giorni 24 ore su 24. La Sac, società che gestisce i servizi nell'aeroporto di Catania, sottolinea che "per l'intero periodo del cantiere è stata assicurata, pur nelle oggettive difficoltà gestionali, la continuità territoriale". L'annuncio della ripresa della piena attività dell'aeroporto é stato dato durante una conferenza stampa alla presenza del commissario straordinario dell'Enac Vito Riggio, del vice comandante del comando Squadra Aerea dell'Aeronautica militare generale Carlo Magrassi, il direttore centrale coordinamento aeroporti Giuseppe Daniele Carrabba e il direttore generale Sac Renato Serrano. "Quando si rispettano i tempi - ha detto Riggio - è sempre un successo anche se dovrebbe essere normale, purtroppo la prassi delle nostre cose, in particolare nel Mezzogiorno, non è questa. Il fatto che si siano rispettati i tempi e si sia fatto un ottimo lavoro mi pare sia di buon auspicio per le altre cose, molte, che dobbiamo fare". "C'é un programma che noi abbiamo approvato, da parte della società, - ha aggiunto Riggio - che prevede intanto il recupero della vecchia aerostazione in modi tale da passare da sei milioni e mezzo a 8-9 milioni di passeggeri, che è importante, e poi c'é da fare un'altra pista, più complessa perché interferisce con la ferrovia". "Io mi auguro - ha concluso Riggio - che si trovino i soldi per farla perché queste sono spese a carico della società, perché si farebbe dell'aeroporto di Catania di fatto l'aeroporto della Sicilia, considerato che Palermo, pur avendo una pista più alta, ampia e lunga, però ha delle difficoltà di accesso, mentre questo è un aeroporto che si può sviluppare". (ANSA)

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