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"Caro estinto", in
ospedale del Ragusano
Due arresti dei Cc

Medici, infermieri e paramedici dell'ospedale Maggiore di Modica favorivano imprese funebri segnalando i casi di malati terminali o in fin di vita. A volte, invece, permettevano le dimissioni di pazienti già deceduti attestando, falsamente, che fossero ancora vivi per evitare l'iter burocratico che prevede un periodo di osservazione nel nosocomio della salma di almeno 15 ore. Per permettere di essere celermente avvisata, la società di onoranze dava ai loro 'informatori' un cellulare di 'servizio'. E' la presunta truffa del 'caro estinto' scoperta da carabinieri di Modica che hanno eseguito cinque provvedimenti restrittivi emessi dal Gip: due arresti domiciliari e tre obblighi di firma. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono truffa, falsità ideologica. Durante le indagini, i carabinieri di Modica hanno anche scoperto un infermiere del pronto soccorso che si assentava dal lavoro per dedicarsi alla cura dei pazienti seguiti in privato, ai quali forniva farmaci del nosocomio o fornendo loro false attestazioni, con la complicità di un medico, per non pagare il ticket. Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore capo Francesco Puleio e dal sostituto Gaetano Scollo, ci sono altri 18 indagati, tra medici, infermieri, titolari e dipendenti di agenzie di pompe funebri, nei confronti delle quali il Gip, pur ritenendone provata la rispettiva responsabilità, non ha ravvisato la sussistenza di esigenze cautelari. (ANSA).

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