Sette ergastoli per altrettanti
omicidi, 69 anni di reclusione complessivamente per sei tentate
uccisioni e tre assoluzioni per altri due omicidi e uno
tentato. E’ la richiesta della Procura alla Corte d’Assise di
Siracusa per Giuseppe Raeli, il pensionato di 73 anni accusato
di essere il 'mostro di Cassibilè, l’autore di una serie di
omicidi e tentate uccisioni, compiuti tra il 1997 ed il 2004,
nelle zone di Cassibile, Avola e Fontane Bianche, nel
Siracusano.
La maxi richiesta è stata formulata questa sera in aula, a
conclusione della requisitoria, dai pubblici ministeri Antonio
Nicastro e Claudia D’Alitto nel processo a Giuseppe Raeli,
difeso dal professore Guido Ziccone e dall’avvocato Giambattista
Rizza, in carcere dal 28 novembre 2009, ma che si è sempre
dichiarato innocente.
L’accusa, con perizie balistiche e la comparazione tra i
bossoli esaminati nel corso dei rilievi dei poliziotti della
Scientifica e degli esperti del Ris di Messina su una serie di
cartucce e bossoli trovati sui luoghi dei sette omicidi e degli
altri tentati omicidi, ritiene di aver chiuso il cerchio.
omicidi di Maria Callari (21 dicembre 2000), di Rosario Rizza
Timponello (28 gennaio 1999), di Giuseppe Calvo (9 ottobre
2002), dei coniugi Sebastiano Tinè e Giuseppina Spadaro (31
luglio 2003), di Giuseppe Spada (18 agosto 2004), di Stefano
Arcidiacono (29 maggio 1998); la condanna a sedici anni di
reclusione per il tentato omicidio Giovanni Basile e Anna
Cappello (11 novembre 1996); quindici anni per il tentato
omicidio Giuseppe Leone (15 marzo 2009); quattordici anni per il
tentato omicidio Antonio Bruni (21 novembre 1998); dodici anni
per il tentato omicidio Orazio Cirasa (2 ottobre 1991) e sempre
dodici anni per il tentato omicidio di Aurora Franzone (maggio
2010). Ed infine l’assoluzione per l’omicidio di Rosario Basile
(13 agosto 1997); per l’omicidio Giovanni Ficara (25 aprile
2000); per il tentato omicidio di Giuseppa Moneglia (20 ottobre
1991). (ANSA).
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