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Sbarcati maghrebini
con precedenti penali

Nel proprio comunicato la polizia di Pozzallo ha ribattezzato quello della mattina dello scorso primo giugno nel porto della cittadina ragusana, come "lo sbarco dei pregiudicati". Tra i 287 migranti, infatti, c'erano numerosi maghrebini con precedenti penali. A conclusione delle indagini che avevano già portato all’arresto dello scafista reo confesso, la polizia ha scoperto che erano già stati in Italia, dove avevano pure commesso reati, 10 dei migranti giunti in Sicilia quel giorno grazie all’operazione 'Mare nostrum". Due di costoro erano pure destinatari di ordini di carcerazione. Si tratta del marocchino Younes Melouei, 28 anni, per il quale l’ordine di cattura era stato emesso dal Tribunale di La Spezia per traffico di sostanze stupefacenti e possesso di armi. Dovrà scontare la pena di anni 6 e 4 mesi in quanto la sentenza è già passata in giudicato. Il marocchino aveva provato a confondersi agli altri migranti. Nel momento in cui gli sono state messe le manette ha detto agli agenti "ero fuggito in Marocco per questo ma non credevo che al rientro mi potevate trovare in mezzo a tutti gli altri". L’altro a finire in cella è il marocchino Majed Raeshedin, 23 anni, destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lucca in quanto facente parte di associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti operante nel territorio di Viareggio. Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 52 scafisti dalla Polizia Giudiziaria a Pozzallo e sono in corso numerose attività di collaborazione tra le Squadre Mobili siciliane al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste libiche a quelle Italiane. (ITALPRESS).

Nel proprio comunicato la polizia di Pozzallo ha ribattezzato quello della mattina dello scorso primo giugno nel porto della cittadina ragusana, come "lo sbarco dei pregiudicati". Tra i 287 migranti, infatti, c'erano numerosi maghrebini con precedenti penali. A conclusione delle indagini che avevano già portato all’arresto dello scafista reo confesso, la polizia ha scoperto che erano già stati in Italia, dove avevano pure commesso reati, 10 dei migranti giunti in Sicilia quel giorno grazie all’operazione 'Mare nostrum". Due di costoro erano pure destinatari di ordini di carcerazione. Si tratta del marocchino Younes Melouei, 28 anni, per il quale l’ordine di cattura era stato emesso dal Tribunale di La Spezia per traffico di sostanze stupefacenti e possesso di armi. Dovrà scontare la pena di anni 6 e 4 mesi in quanto la sentenza è già passata in giudicato. Il marocchino aveva provato a confondersi agli altri migranti. Nel momento in cui gli sono state messe le manette ha detto agli agenti "ero fuggito in Marocco per questo ma non credevo che al rientro mi potevate trovare in mezzo a tutti gli altri". L’altro a finire in cella è il marocchino Majed Raeshedin, 23 anni, destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lucca in quanto facente parte di associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti operante nel territorio di Viareggio. Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 52 scafisti dalla Polizia Giudiziaria a Pozzallo e sono in corso numerose attività di collaborazione tra le Squadre Mobili siciliane al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste libiche a quelle Italiane. (ITALPRESS).

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