Sono stati riaperti alle ore 7 di stamane e chiuderanno alle 15 i seggi nei comuni siciliani impegnati nel turno di ballottaggio. A differenza del resto d'Italia, infatti, nella Regione la legge elettorale prevede che le consultazioni si svolgano nelle giornate di domenica e lunedì. Subito dopo la chiusura dei seggi comincerà lo spoglio. L'unico comune capoluogo chiamato al voto per le amministrative è Caltanissetta.
Tra i Comuni della provincia di Palermo che tornano alle urne, il risultato più atteso è quello di Bagheria perché tra i contendenti c'è l'unico esponente del Movimento 5 stelle giunto ai ballottaggi. Nel Palermitano seggi aperti anche a Monreale dove si sfidano il candidato del Pd Pietro Capizzi (45,1%) e quello di tre liste civiche, Alberto Arcidiacono (24,5%), e a Termini Imerese, dove l'uscente di centro sinistra Salvatore Burrafato, cerca un secondo mandato contro uno schieramento di quattro liste civiche che sostengono per Agostino Muscato (31%).
Acireale è l'unico Comune della provincia di Catania dove si voterà per decidere tra il centrista Roberto Barbagallo che ha avuto il 33,5% con l'appoggio dell'Udc e non si è apparentato, e Michele Di Re (24,2%), candidato di Forza Italia che si apparentato con liste di centrosinistra. Pachino (Siracusa) vede la sfida interna tra il presidente della Regione Rosario Crocetta, che con il suo partito del Megafono e l'Udc sostiene Andrea Ferrara (16,4%) e il Pd che appoggia Roberto Bruno, andato meglio al primo turno con il 27,7%. Nel Trapanese si vota a Mazara del Vallo dove l'uscente Nicolò Cristaldi, ex presidente dell'Ars quando militava in Alleanza nazionale, cerca una conferma appoggiato da una coalizione civica che ha raccolto al primo turno il 32,1%. Insegue con il 20% Vito Torrente, pure sostenuto da liste civiche.
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