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Scafista: così sono morti
i 18 migranti"

"Sono stato io a condurre il gommone. Ho raggiunto un accordo con i libici; mi sono presentato da loro dicendo che avevo fatto il pescatore e che ero pronto ad assumermi questa responsabilità ma volevo dei soldi che loro mi hanno promesso, anche perché io non avevo come pagare il viaggio". Sono le parole del giovane gambiano, Gibril Jammeh, 19 anni, fermato dalla Mobile di Ragusa perché ritenuto il presunto scafista del gommone sul quale c'erano 18 migranti morti e 97 sopravvissuti arrivati due giorni fa a Pozzallo sulla nave Sirio della Marina militare. Stando a quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato 1.200 dollari a passeggero per un totale di oltre 120 mila dollari. Le vittime sarebbero state uccise dalla miscela di acqua e carburante che si era accumulata nello scafo, sommersi e bloccati dagli altri compagni di viaggio durante una fase di difficoltà nella navigazione. "Purtroppo - ha continuato il gambiano fermato - il gommone si è forato a prua. Ho fatto di tutto per far stare calme le persone ma si sono fatte prendere dal panico, molti sono caduti in acqua, alcuni non sono più riemersi, anche altri due scafisti sono andati giù. Qualcuno ha svuotato le taniche di benzina per assicurarsi un appiglio se fosse caduto in acqua ma il carburante è caduto all'interno del gommone". I superstiti sarebbero stati minacciati dallo scafista e dai suoi amici. Dalle dichiarazioni è emerso che durante le fasi di partenza, mentre i migranti stavano salendo a bordo del gommone sono stati picchiati con grosse spranghe in ferro. I colpi hanno fatto cadere al centro del gommone alcuni migranti che in un primo momento sono sembrati solamente svenuti ma che poi i compagni di viaggio hanno compreso essere morti. Un migrante che si è salvato ha riconosciuto uno dei suoi fratelli tra le vittime e ha aggiunto di aver visto scomparire tra le onde altri due fratelli. La Polizia sta trasferendo tutti gli ospiti del centro di accoglienza di Pozzallo per far posto a 480 persone in arrivo su un mercantile.

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