La polizia di Stato ha fermato tre nordafricani ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione con 209 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia dal mercantile svedese Aniara arrivato martedì mattina nel porto di Catania. A bordo c'erano 110 uomini, 39 donne e 60 minorenni. Il provvedimento restrittivo, emesso dalla Procura distrettuale, è stato eseguito dalla squadra mobile della Questura etnea e ipotizza il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nei primi giorni dello scorso luglio era sbarcato a Taranto e considerato un "passeggero" era stato rimpatriato. A due mesi di distanza è tornato in Italia, ma questa volta alla guida di un natante con un carico di migranti. Protagonista della vicenda il tunisino, e non egiziano come si era appreso in un primo momento, Shukri Mabrouk, di 28
anni, che è stato fermato da personale del Gicic della Procura di Siracusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E' accusato di essere uno dei due componenti l’equipaggio di un natante soccorso nel Canale di Sicilia da nave Diciotti, della Guardia Costiera, che è arrivata ieri a Augusta con 910 extracomunitari. Mabrouk agli investigati del Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina aveva detto di essere un marocchino. Poi identificato grazie ai rilievi dattiloscopici si è stretto in un invalicabile silenzio. Nelle prossime ore sarà interrogato da magistrati della Procura di Siracusa. (ANSA).
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