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Forse di Loris gli slip trovati a scuola

Un paio di slip sono stati trovati davanti alla scuola frequentata da Loris a Santa Croce Camerina e, secondo gli inquirenti, "per caratteristiche e natura potrebbero essere quelli" del bambino.

Il dirigente della Polizia scientifica della Sicilia orientale, Giuseppina Neri, ha spiegato che il bambino "era vestito, con i pantaloni slacciati e senza slip". Fino a che non verranno eseguiti gli esami del dna sugli slip ritrovati, ha poi aggiunto il dirigente della Polizia scientifica, "non possiamo sapere con certezza se si tratta effettivamente degli slip del piccolo Loris". Il dirigente e gli uomini della Polizia scientifica sono tornati sul luogo del delitto per un nuovo sopralluogo. I risultati della ricostruzione della scena del delitto, ha precisato, non saranno pronti prima di una settimana. 

Accorato l'appello del capo della Squadra mobile di Ragusa, Nico Ciavola, agli abitanti di Santa Croce Camerina: "Chiediamo aiuto alla popolazione: per noi è fondamentale in questo momento avere a disposizione tutte le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, che siano di abitazioni o di aziende pubbliche o private". E' l'appello cheL'obiettivo degli investigatori è quello di avere prima possibile le immagini che potrebbero aver registrato gli istanti precedenti alla morte del piccolo Loris. Immagini che, se non acquisite immediatamente, potrebbero essere cancellate in quanto i sistemi di videoregistrazione, passato un certo tempo, sovrascrivono le immagini registrare precedentemente. "Per noi è fondamentale - ha aggiunto Ciavola - cristallizzare ogni istante prima dell'omicidio".

Il procuratore: manca l'aiuto dei cittadini, parlino - "Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazione". Lo ha sottolineato il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia commentando con i giornalisti la mancanza di collaborazione dei cittadini di Santa Croce Camerina con gli inquirenti che stanno conducendo le indagini sull'uccisione del piccolo Andrea Loris Stival, avvenuta sabato scorso.

Orazio Fidone, il cacciatore che tre giorni fa ha scoperto il corpo di Loris Stival, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del bambino. L'atto disposto dalla Procura è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e vestiti dell'uomo. Il fascicolo aperto dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota ipotizza i reati di sequestro di persona e omicidio. Gli esami, affidati alla polizia scientifica, dovranno essere compiuti su due auto dell'uomo e sui suoi vestiti, che sono stati sequestrati ieri da Squadra Mobile e Carabinieri. L'iscrizione nel registro degli indagati, è stato sottolineato, è un atto tecnico dovuto per eseguire un accertamento irripetibile, a tutela della persona indagata che potrà così, se vorrà, nominare un legale e un perito di parte.

'Sono tranquillo, non ho nulla da temere' - "No, non ci sono riscontri": così fonti investigative commentano indiscrezioni di stampa sul ritrovamento di tracce di Dna di Orazio Fidone, il cacciatore che ha ritrovato Loris Stival morto, sul corpo del ragazzino. Oggi è previsto un accertamento tecnico sull'automobile di Fidone, una Suzuky bianca, che è la vettura con la quale il cacciatore si è messo alla ricerca di Loris dopo che in paese si era sparsa la notizia della sua scomparsa perché non era entrato a scuola. "Su di me non ci sono sospetti finora solo accertamenti di routine", ha il cacciatore, sentito la notte scorsa in Questura. "Non ho un avvocato, - ha aggiunto - non ne ho nominato uno, semplicemente un mio amico mi ha assistito in questi giorni difficili. Sono tranquillo, non ho nulla da temere".

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