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Neonata morta
Si indaga in due "ambiti"

"Io e tuo papà abbiamo pianto tutta notte", poi ci siamo "addormentati un po' con la tua camicetta in mezzo a noi". E' il messaggio alla figlia Nicole postato da Tania Laura Egitto sul proprio profilo Facebook. La notte scorsa è stata la prima trascorsa a casa dopo le dimissioni dalla clinica Gibiino di Catania, dove il 12 febbraio scorso è venuta al mondo la bambina che è morta in ambulanza in un viaggio verso Ragusa per la mancanza di posti letto nelle Utin ospedaliere etnee.

"Io e tuo papà abbiamo pianto tutta notte", poi ci siamo "addormentati un po' con la tua camicetta in mezzo a noi". E' il messaggio alla figlia Nicole postato da Tania Laura Egitto sul proprio profilo Facebook. La notte scorsa è stata la prima trascorsa a casa dopo le dimissioni dalla clinica Gibiino di Catania, dove il 12 febbraio scorso è venuta al mondo la bambina che è morta in ambulanza in un viaggio verso Ragusa per la mancanza di posti letto nelle Utin ospedaliere etnee.

Le indagini sulla morte della piccola Nicole "sono oggi divise in due ambiti". Lo afferma il procuratore di Catania, Giovanni Salvi. "Da un lato - aggiunge il magistrato - l'individuazione delle dirette responsabilità nella morte della piccola Nicole; tra queste responsabilità vi sono anche le ipotesi omissive relative a comportamenti che possano aver contribuito all'evento per l'individuazione dell'unità di rianimazione, in relazione alle informazioni ricevute circa le condizioni critiche in cui versava la bambina. Dall'altro lato - precisa il procuratore Salvi - si procede separatamente alla valutazione di responsabilità per omissione con riferimento alla messa a disposizione delle unità di rianimazione neonatale, alle segnalazioni di insufficienza di quelle funzionanti, alla previsione di meccanismi atti a far fronte ad emergenze nella situazione data". (ANSA)

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