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Un serial killer
tra Rimini e Catania?

Svolta nella tragica vicenda di Anna Maria 'Luna' Stellato, la ragazza, originaria di Milano, cresciuta in Liguria tra Leivi e Chiavari, nel Genovese, trovata morta seminuda in mare a Rimini - nelle acque del bagno 61 di Torre Pedrera - il 15 luglio 2012, per "cause accidentali" (annegamento dopo un malore, forse dovuto a un'assunzione di droga), secondo la prima inchiesta. La giovane donna, invece, potrebbe essere stata uccisa da quello che si profila addirittura come un serial killer. 

La procura di Rimini ha infatti riaperto il caso e, con l'accusa di omicidio volontario, è indagato un 32enne marocchino, Zakaria Ismaini, finito in carcere tre settimane fa in Sicilia perché sospettato di aver commesso, tra novembre 2014 e febbraio 2015, altri due delitti a Latiano, nel Brindisino e a Catania. A collegare l'arresto del 32enne marocchino, al momento detenuto nel carcere di Siracusa con l'accusa di aver ucciso due persone, con la fine di 'Luna' è stato un giornalista del 'Corriere Romagna' che, dopo verifiche in proprio, ha segnalato la circostanza alle autorità siciliane e riminesi. Oggi il quotidiano locale dedica, sull'edizione riminese, ampio spazio alla vicenda. Nel frattempo, il sostituto procuratore Davide Ercolani, appresa autonomamente la notizia nazionale da un carabiniere che si era occupato del caso e aveva riconosciuto in foto sul web il 'testimone' del caso 'Luna' finito nei guai a Catania, si era già attivato per l'apertura di un nuovo fascicolo. Dai primi accertamenti, sui vecchi tabulati telefonici, sono emerse contraddizioni e il modus operandi dei delitti avvenuti in Puglia e in Sicilia getta un'ombra su possibile serial killer. Zakaria Ismaini, fu l'ultimo a vedere viva Anna Luna. A Rimini, a questo punto, sarà bloccato il procedimento giudiziario nei suoi confronti per omissione di soccorso nei confronti della ragazza genovese. Un altro nordafricano, da lui indicato come spacciatore dell'ultima dose di eroina alla giovane, alla base del presunto malore che precedette l'annegamento, è stato assolto in appello dall'accusa di morte come conseguenza di altro reato. (ANSA)

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