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Omicidio Loris
Mamma Veronica
non ebbe complici

Veronica Panarello non ha avuto complici e nulla lascia pensare che avesse preparato l'omicidio del figlio, il piccolo Loris Stival. Ne e' convinta la procura di Ragusa, secondo cui "Nessuna acquisizione tale da rapportare elementi di vita personale con la nascita prima e l'evoluzione poi della volonta' omicidiaria e il successivo occultamento del cadavere". Il procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia ha riferito che, anche grazie alle password fornite dalla stessa Veronica, sono stati ispezionati smartphone, pc e profili dei social network della donna, del marito e del tablet di Loris.


 Non sarebbero emersi particolari rilevanti dal punto di vista investigativo. Si farebbe sempre piu' strada quindi l'ipotesi che Veronica abbia potuto, secondo l'accusa, agire senza l'aiuto di complici. Alla domanda su una eventuale perizia psichiatrica per l'indagata, il procuratore risponde: "Noi non la possiamo chiedere ma potremmo valutare l'interessamento di un 'profiler' che definisca il profilo psicologico della signora Panarello". E' probabile la chiusura delle indagini sull'omicidio sia a giugno, dopo l'incidente probatorio. "Dalle immagini -spiega il magistrato- ci attendiamo un quadro definitivo e nitido a consolidamento del dato gia' acquisito". Ancora prima potrebbe essere dissequestrato il server che contiene le registrazioni video.

 "E' probabile - afferma Petralia - che verso la meta'di aprile si possa riconsegnare il server di proprieta'del Comune di Santa Croce Camerina, che conserva le immagini che nel frattempo saranno state riversate nelle copie forensi". Oltre alla madre del bambino e' indagato il cacciatore che ha trovato il corpo di Loris. A giorni sara' fissata, intanto, la data dell'udienza in Cassazione per l'esame del ricoro presentato dall'avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita per ottenere la scarcerazione della donna. (AGI) .

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