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In ex monastero S.Chiara, sede di Frontex

Sarà l'ex monastero di Santa Chiara di Catania a ospitare la sede operativa di Frontex. I locali, che ospitavano l'Anagrafe cittadina, nella zona del Castello Ursino, sono stati restaurati dal Comune che ne ha concesso l'uso, con una decisione voluta dal sindaco Enzo Bianco. L'ex convento delle Clarisse, di epoca settecentesca, è stato ricostruito dopo il bombardamento del 1943, ed ospita anche i locali in cui si celebrano i matrimoni comunali.

La scelta della sede è stata confermata anche dal sindaco di Catania, Enzo Bianco. "Nei giorni scorsi - ha rivelato - rappresentanti di Frontex e del ministero dell'Interno hanno effettuato un sopralluogo nel monastero di Santa Chiara, che stiamo ristrutturando, e hanno giudicato la struttura idonea agli scopi dell'Agenzia di frontiera europea. I lavori saranno completati rapidamente, in pochi mesi. Quella di aprire in Sicilia una sede operativa rappresenta una decisione di fondamentale importanza per dare una risposta all'emergenza umanitaria che stiamo vivendo nel Mediterraneo e in Sicilia. Dalla base di Catania, Frontex potrà coordinare l'operazione Triton lavorando in stretto contatto con gli ufficiali di collegamento di Europol, Eurojust e dell'ufficio Ue d'asilo Easo". Bianco ha ricordato come già nell'ottobre del 2013 avesse sostenuto la necessità che Frontex aprisse una sede operativa a Catania, candidando la città etnea perché servita da una rete infrastrutturale assai importante (il sistema di aeroporti e porti di Catania e di tutto il Distretto Sud-Est) e ben collegata con tutt'Europa. La stessa richiesta è stata ribadita da Bianco, capo delegazione del Comitato delle regioni Ue, il 16 aprile scorso a Bruxelles nel corso di un incontro con il direttore generale Immigrazione della Commissione Ue. (ANSA).

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