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"Mia sorella Veronica
ha ucciso Loris"

"Mia sorella Veronicaha ucciso Loris"

"Per me lo ha ucciso lei" perché probabilmente "Loris ha visto qualcosa che non doveva vedere, ma non so dire cosa". Così Antonella Panarello, sorella di Veronica, davanti al Palazzo di giustizia, spiegando di essere venuta "per guardarla negli occhi". Lei non crede alla svolta improvvisa della sorella: "Ha sempre ricordato tutto". Di "averle creduto, perché non penso che una madre possa uccidere un figlio, poi ho fatto un passo indietro". Sui soldi avuti da programmi televisivi sostiene: "sono affari nostri, non è un reato... ci hanno dato un compenso - spiega - perché aspetto il quinto figlio, ho perduto il lavoro e con il cognome che porto nessuno me ne darà mai".

Il marito, Davide Stival, e la suocera, Pina Aprile, di Veronica Panarello si sono costituiti parte civile nell'udienza sulla richiesta di rinvio a giudizio della donna, accusata di aver ucciso il figlio Loris di 8 anni. "Vogliamo sapere la verità - ha spiegato il loro legale, l'avvocato Daniele Scrofani - perché c'è una ricostruzione in continuo divenire. Ed è comprensibile che è difficile accettare una realtà così forte. Ha avuto un atteggiamento coerente con quello di un padre che vede schiantata la propria famiglia in un secondo".

"Nei ricordi che emergono di Veronica Panarello c'è una anomalia comportamentale degna di essere valutata". Lo ha affermato il suo legale, l'avvocato Francesco Villa Ardita, entrando nel palazzo di Giustizia di Ragusa dove si terrà l'udienza per la richiesta di rinvio a giudizio della donna accusata di aver ucciso il figlio Loris di otto anni. Sulle nuove versioni fornite dalla donna il legale spiega che occorre "verificare la compatibilità di quanto è stato detto". il penalista non ha anticipato la sua strategia difensiva: "non so se la signora si farà interrogare - ha detto - se presenteremo richiesta di rito abbreviato. Valuteremo tutto durante l'udienza. Io non mollo comunque e credo alla mia assistita". L'avvocato ha anche confermato che Veronica Panarello ha confessato anche l'occultamento di cadavere dicendo di non aver adagiato il corpo del figlio sulla strada ma di averlo abbandonato sul muretto del canalone da dove è precipitato. 

E' stata aggiornata al prossimo 3 dicembre l'udienza preliminare sul rinvio a giudizio di Veronica Panarello. Lo ha deciso il Gup Andrea Reale accogliendo la richiesta dell'avvocato della donna dopo che la procura ha depositato un'integrazione alla consulenza medico legale. Il giudice ha anche ammesso come parti civili il marito di Veronica Panarello e i due nonni paterni del bambino. 

"L'integrazione della consulenza medico-legale depositata al gup riguarda le fascette ai polsi". Lo ha precisato il sostituto procuratore Marco Rota dopo il rinvio al tre dicembre prossimo dell'udienza preliminare su Veronica Panarello. Il magistrato non ha voluto aggiungere altro. Così come il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, che lapidario ha detto: "oggi non è la giornata per parlare con una udienza preliminare che non si è ancora conclusa". (A.A.)

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