Lunedì 29 Aprile 2024

Pizzo alle imprese
Gli otto arrestati

Pizzo alle impreseGli otto arrestati

Tra gli indagati destinatari del provvedimento c'è anche Carmelo Alfio Navarria, scarcerato recentemente, indicato dai carabinieri come elemento di spicco della cosca dei Pulvirenti, legata a Cosa nostra di Catania. Sarebbe stato lui, secondo l'accusa, a 'imporre' il 'pizzo' di mille euro a un'impresa edile, poi sceso a 600 euro, con pagamento quindicinale di 300 euro, per le difficoltà economiche attraversate dall'azienda. Le indagini sono state avviate dai carabinieri nel nucleo investigativo del comando provinciale su delega della Dda della Procura di Catania. E sono culminate, il 19 novembre scorso, con l'arresto in flagranza di Mirko Presti, 28 anni, bloccato dopo avere ritirato la tangente. L'imprenditore e il suo socio, all'oscuro dell'inchiesta aperta sul gruppo, hanno prima negato, poi hanno ammesso di essere vittime del racket delle estorsioni. L'imprenditore ha rivelato di essere stato pestato e di avere riportato una frattura del bacino per cedere al clan. La stessa notte del 19 novembre, militari dell'Arma hanno fermato gli altri sette indagati su disposizione della Dda della Procura. Oltre a Navarria sono stati portati in carcere: Antonino Bonaccorsi, di 61 anni, Francesco Carmeci, di 50, Gaetano Doria, di 46, Rosario La Rosa, di 37, Gianluca Presti, di 34, e Antonino Prezzavento, di 45. Il Gip, due giorni fa, ha convalidato il fermo ed emesso nei confronti degli indagati un'ordinanza di custodia cautelare che ipotizza, a vario titolo, l' estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso. (A.A.)

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