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Cas, in cantiere interventi per 63 milioni di euro

Cas, in cantiere interventi per 63 milioni di euro

Sul tavolo ci sono il programma pre-consuntivo 2015 delle opere realizzate e il piano previsionale per il 2016, gli strumenti principali del lavoro del presidente del Consorzio Siciliano Autostrade, Rosario Farsaci. Oltre 63 milioni di euro in bilancio che potranno essere impiegati per portare a termini diversi interventi: impossibile operativamente cantierarizzarli tutti, significherebbe chiudere le autostrade. Ma pian piano si proverà a sviluppare tutta la programmazione triennale da oltre 151 milioni di euro, almeno questo promettono i vertici del Cas. Dal quadro sono state esclude due opere cruciali, la Rosolini-Modica ma soprattutto la riapertura del tratto dell'A18 chiuso all'altezza di Letojanni. «Verranno condotte delle indagini geotecniche sullo scivolamento del fronte franoso, bisognerà eliminare il materiale ceduto sulla pavimentazione, sostituire il muro e con una paratia di protezione a monte evitare nuovi crolli», ha spiegato Farsaci rivelando che il chilometro in doppio senso di circolazione resterà attivo almeno per il primo semestre del prossimo anno. «Gli altri lavori, invece, riguarderanno manto stradale, guard rail e gallerieha aggiunto il direttore generale, Salvatore Pirrone -, puntiamo all'intera messa in sicurezza delle arterie. Per quanto riguarda il viadotto Ritiro, anche perché consideriamo gli svincoli Giostra-Annunziata un supporto fondamentale per tutta la viabilità siciliana e non solo per Messina, abbiamo deciso di affidare i lavori senza aspettare le decisioni degli organi giudiziari. Entro un anno chiuderemo anche i cantieri delle gallerie Tindari e Capo D'Orlando». Le ombre arrivano da altri fronti, da un contenzioso che pesa sulle casse per circa 80-100 milioni e soprattutto dalla carenza di personale specializzato. Una prima risposta arriva da alcune borse di studio bandite per giovani laureati, scelti per voto di laurea e conoscenze specifiche, che per sei mesi arricchiranno l'organico del Consorzio ricevendo un riconoscimento economico. Ma le rassicurazioni arrivano anche da Crocetta, che annuncia la possibilità di trasferire in mobilità dipendenti da altre Partecipate. Il presidente della Regione esalta poi l'attuale gestione del Consorizio: «Chi parla male si sbaglia, il Ministero aveva contestato la concessione ma appena monitorato i risultati ha cambiato opinione. Una volta questo era il luogo in cui si celebrava qualsiasi misfatto, con appalti concessi a ditte mafiose e perdite incredibili, oggi vanta un parco progetti esecutivi da circa 500 milioni. L'Anas che gestisce un maggior numero di strade ha più problemi e gli scandali non sono in Sicilia». Sguardo proiettato in avanti. Per la chiusura dell'anello Gela-Mazara si punterà al coinvolgimento di privati, con il governo nazionale si tratterà per l'inserimento del collegamento “Nord-Sud”, tra Santo Stefano Camastra e Gela, nel Patto per lo sviluppo. Il Consorzio, intanto, ha annunciato che è in corso un monitoraggio ambientale per valutare i tratti a rischio crollo sulle autostrade in gestione, dopo quanto accaduto a Letojanni. 

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