Con l'arrivo alla cava di Pian dell'Aia, nella zona di Bellolampo, del convoglio militare su cui era caricato l'ordigno bellico trovato nel parco archeologico del Castello a Mare, che ha costretto 3200 palermitani a lasciare in mattinata le proprie abitazioni, si è conclusa l'operazione del disinnesco della bomba della Seconda Guerra Mondiale. La popolazione è potuta rientrare in casa. La prefettura di Palermo ha disposto la riapertura dei varchi della zona rossa. Tutti i residenti sono rientrati a casa. L'ordigno, dopo le operazioni compiute dei militari del genio guastatori, era ormai innocuo. Alle 14, è ripresa anche la pedonalizzazione di via Maqueda e di via Libertà.
Alle 17.15 i militari del Genio Guastatori hanno fatto brillare al Poligono di Piano dell'Occhio l'ordigno bellico. Lo rende noto il Comune di Palermo. Impegnati, nelle operazioni, centinaia di uomini e donne delle Forze dell'Ordine, della Protezione Civile, della Croce Rossa, dei Vigili del Fuoco, delle associazioni di volontariato, di diversi uffici e strutture comunali, sotto il coordinamento della Prefettura di Palermo. "Sono molto grato - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - a tutti i rappresentanti istituzionali e a tutti i singoli operatori che in questi 25 giorni hanno operato con grande professionalità, meticolosità ed efficienza per risolvere una situazione inaspettata e che oggi pomeriggio ha visto una felice conclusione".
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