Ragusa - Un trentottenne ragusano è stato denunciato dai carabinieri per tentato furto in una chiesa del capoluogo. L'uomo aveva tentato di entrate nel luogo di culto, colpendo la vetrata con un posacenere di ferro e una grossa pietra. Il vetro antisfondamento, però, aveva retto e l'uomo era stato costretto ad abbandonare. Durante il tentativo di far saltare la vetrata, si era anche ferito ad una mano, lasciato sul vetro un bel po' di sangue.
L'allarme è scattato di mattina presto, quando un parrocchiano, giunto in chiesa, si è accorto del tentativo di effrazione, chiedendo l'intervento dei carabinieri. I militari hanno accertato che sia la porta della chiesa che quelli della canonica presentavano evidenti segni di effrazione. Sono stati effettuati i rilievi tecnici sia sul sangue che sulle maniglie. E proprio su una di queste è stata trovata un'evidente impronta digitale. A quel punto c'è voluto poco per identificare l'autore del tentativo di furto. I carabinieri sono andati dritti a casa, trovandolo con una mano fasciata. Messo davanti all’evidenza dei fatti, M.R., 38enne, ragusano, ha ammesso tutto. È stato denunciato per tentato furto aggravato.
Ora il parroco, che peraltro era pure fuori sede ed è dovuto urgentemente rientrare, si ritrova con un bel danno da riparare, anche se almeno ha scampato un danno molto più grosso che sarebbe stato il furto.
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