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Rotta balcanica chiusa,
Sicilia assaltata

Rotta balcanica chiusa, Sicilia assaltata

Tornano massicci gli “sbarchi assistiti”. La chiusura della “rotta balcanica” ha riportato il Canale di Sicilia al centro del fenomeno. Tant’è che ieri sono sbarcati nell’Isola 1600 migranti: 800 ad Augusta, 381 a Trapani e 38 a Messina. Fanno parte dei 1.569 salvati dalla Marina militare e dalla Guardia costiera nel Canale di Sicilia nel corso di undici operazioni ( 1361 invece i profughi assistiti ieri).

A Messina il quinto sbarco al molo Marconi dall’inizio dell’anno ha portato 380 migranti quasi tutti provenienti dall’Africa subsahariana. I profughi, in gran parte originari del Gambia (96), del Senegal (73), del Sudan (51), della Guinea (33), del Mali (30) e del Camerun (27) sono sbarcati dalla nave Aquarius, la “new entry” del volontariato internazionale al suo primo intervento umanitario nelle acque tra la Libia e la Sicilia. È un’iniziativa dell’associazione “SOS Mediterranee” che si è attivata in Francia e in Germania e può contare sui medici di primo soccorso dell’organizzazione Medicins du Monde. Nelle due strutture messinesi di prima accoglienza, la tendopoli al PalaNebiolo di Conca d’Oro e l’ex caserma dell’Esercito a Bisconte, e nel centro per minori di Villa Lina, sono stati alla fine temporaneamente ospitati 358 uomini e 22 donne, tre in stato di gravidanza, e 5 tra ragazzi e bambini. Già a partire da oggi una buona parte di essi sarà smistata nelle strutture del Centro nord.

Lunghe e capillari, nell’area portuale, le attività di identificazione, fotosegnalamento e screening sanitario svolte dalla collaudata “macchina” organizzativa coordinata dalla Prefettura e dalla Questura con l’aiuto della Protezione civile, della Croce Rossa, del personale medico dell’Asp e dell’Usmaf. Al di là della condizione generale di stress e malnutrizione, solo un migrante presentava ferite, agli arti, non risalenti però alla navigazione. Giallo invece sulle condizioni di una ragazza minorenne che avrebbe segnalato di aver subito alcune violenze sessuali durante la preparazione della partenza dalla Libia. Sul caso è stata avviata un’indagine mentre la Squadra mobile lavora senza tregua per una rapida identificazione degli scafisti. Per la giovanissima è stato attivato il nuovo Codice Rosa dell’ospedale Papardo dove la ragazza è stata accompagnata, con il supporto dei Servizi sociali comunali, e successivamente dimessa.

Ad Augusta, invece, è approdata poco dopo le 11 di ieri al pontile n° 3 del porto commerciale la nave “Aliseo”. A bordo dell’unità militare italiana impegnata nel dispositivo “Mare Sicuro” c’erano 796 migranti di nazionalità sub sahariana, numerose 176 le donne di cui 9 incinte e 15 i minori. Le operazioni di sbarco assistito a cui hanno preso parte le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato si sono protratte sino al tardo pomeriggio. I migranti sono stati sottoposti ad un primo esame medico da cui non sono state evidenziate particolari patologie e sono stati ricoverati momentaneamente presso la tendopoli allestita nello scalo in attesa di essere trasferiti nei centri individuati dal Ministero. I migranti erano stati tratti in salvo nel Canale di Sicilia dalle navi della Marina Militare Grecale, Borsini e Aliseo, tutte impegnate nell’Operazione Mare Sicuro. Nella giornata di lunedì sono stati recuperati da 6 gommoni in difficoltà. Il primo intervento di soccorso si è svolto a Pasquetta e i 119 migranti soccorsi dalle idrobarche di nave Borsini sono stati portati su nave Aliseo. Nella stessa giornata nave Grecale è stata impegnata nel soccorso di 4 gommoni, con il supporto della CP 940 delle Capitanerie di Porto, recuperando 447 migranti che sono stati trasferiti su nave Aliseo che a sua volta ha soccorso un gommone con 124 migranti. Anche nave Frankfurt inserita nel dispositivo Eunavformed ha effettuato un intervento di soccorso recuperando 106 migranti che sono stati trasferiti su nave Grecale.

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