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Carte di credito clonate
11 provvedimenti

Con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all'indebito utilizzo di carte di credito clonate e per uso indebito di carte di credito la Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di undici indagati tra la Sicilia (Siracusa e Catania), Lombardia (Milano, Bergamo, Brescia, Como, Monza-Brianza e Varese), Piemonte (Torino), Emilia Romagna (Bologna, Parma, Ravenna e Reggio Emilia), Lazio (Roma), Basilicata (Matera) e Puglia (Lecce). 

Le indagini, coordinate dal procuratore Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Davide Lucignani, hanno ricostruito una vicenda di riciclaggio di assegni e di truffe a società finanziarie e istituti di credito. Nell’inchiesta, denominata Walking card, è finito agli arresti domiciliari il patron del Lecco Calcio, Daniele Bizzozero, 66 anni, mentre Luigi Spera, 59, già coinvolto nelle indagini sulla tentata estorsione ai familiari di Mike Bongiorno dopo il trafugamento della salma del presentatore, è stato sottoposto all'obbligo della firma. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Giuseppe Tripi.

L’organizzazione acquisiva i codici attraverso apparecchiature installate sui Pos di commercianti compiacenti. La carta veniva clonata e poi utilizzata in negozi di complici sottraendo ingenti somme da conti correnti dell'ignaro cliente truffato. Il centro per la gestione informatica sarebbe stato a Catania, coordinato da Antonino Agatino Messina di 42 anni, arrestato, che decriptava i codici acquisiti illecitamente dalle carte di credito. Alcuni degli indagati avrebbero avuto il ruolo di procacciare nel nord Italia titolari di esercizi commerciali in cui utilizzare le carte clonate: Giovanni Taccia, 55 anni, siracusano, arrestato; Rocco Lombardo, 69 anni, calabrese domiciliato a Lentate sul Seveso (Mb), agli arresti domiciliari; il catanese Falvio Laudani, di 29 anni, sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; Enzo Cesarini, di 46 anni, italo tedesco residente a Reggio Emilia, arresti domiciliari; e Luigi Spera, di 59 anni, pugliese residente a Milano

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