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Due migranti morti durante la traversata

Sbarco Pozzallo

POZZALLO – Ancora uno sbarco sfociato nel sangue: due migranti sono difatti morti annegati durante una traversata nel Canale di Sicilia. I due sfortunati clandestini sono caduti in mare, insieme ad altri due uomini che sono stati poi soccorsi. La tragedia è accaduta a causa dell’esplosione del motore fuoribordo del precario gommone su cui viaggiavano, stipati come sardine. Lo hanno raccontato i sopravvissuti, che erano tra i 245 extracomunitari sbarcati mercoledì a Pozzallo dopo essere stati soccorsi dal pattugliatore militare maltese P61. Tra loro anche 55 minorenni non accompagnati. Le indagini hanno permesso di identificare lo scafista di quel gommone, un gambiano di 16 anni, che è stato fermato. Tuttavia l’uomo non non è indagato per la morte dei due clandestini. L’uomo non voleva confessare le proprie responsabilità ma è stato lo stesso inchiodato grazie alle testimonianze dei disperati, scossi e spaventati a morte dalla tragica fine dei loro connazionali. Come al solito, le condizioni del viaggio della speranza erano proibitive nonostante le grosse somme sborsate dai migranti, a rischio della loro stessa vita. Le forze dell’ordine hanno anche fermato il presunto scafista di un altro gommone, un 31enne del Senegal, Lo Amotho. I due scafisti sono dunque indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel 2016 nell’hot spot di Pozzallo hanno fatto ingresso 4 mila 245 migranti in occasione di 12 sbarchi e sono stati complessivamente fermati 46 scafisti, 15 dei quali minorenni.

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