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Fermato il feritore del 18enne

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Condanne definitive, 40enne in carcere

Pozzallo - Ha un volto e un nome il sospetto feritore del 18enne pozzallese Michael Galanti, piantonato fino a lunedì all'ospedale di Modica e poi rimesso in libertà. Si tratta di un uomo di Palagonia, Giuseppe Cona, 36 anni, che si è consegnato direttamente ai militari dell'Arma del piccolo centro etneo, accompagnato dal proprio difensore. Nei suoi confronti il sostituto procuratore del Tribunale di Ragusa Gaetano Scollo ha emesso un decreto di fermo d'indiziato di delitto con l'accusa di lesioni personali e detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

Al nome di Giuseppe Cona i carabinieri erano arrivati già da qualche giorno, ma essendo formalmente senza fissa dimora non riuscivano a individuare il posto dove si stava nascondendo. Il 36enne, però, sentiva il fiato dei carabinieri sul collo ed ha deciso di porre fine alla propria fuga, presentandosi di sua spontanea volontà nella caserma dei carabinieri del proprio paese. E' stato, quindi, trasferito nel carcere di Caltagirone, dove adesso attende l'interrogatorio del gip.

Alla base della gambizzazione di Michael Galanti ci sarebbe una partita di droga non pagata dal giovane pozzallese. Almeno è verso questo movente che si muovono le indagini dei carabinieri della compagnia di Modica. Già dal primo momento, sin da quando il ragazzo si è presentato all'ospedale di Modica con una ferita da arma da fuoco al polpaccio della gamba sinistra, i carabinieri hanno acceso i riflettori sul mondo della droga e dello spaccio. E questo ha portato all'arresto della vittima, che adesso è piantonata in ospedale. Sul suo capo pende l'accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

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