Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Rapina in banca, arrestati un anno dopo

Carabinieri Vittoria

Vittoria - C'è voluto quasi un anno di indagini serrate, condotte anche con l'utilizzo dei più sofisticati sistemi informatici. Ma alla fine gli autori della rapina del 3 agosto 2015 all'agenzia della Banca agricola popolare di Scoglitti hanno un volto e un nome. Si tratta del comminano Antonio Tinghino, 45 anni, e del carlentinese Giuseppe Sortino, 34 anni. I carabinieri hanno notificato ai due l'ordine di custodia cautelare firmato dal gip Claudio Maggioni su richiesta del sostituto procuratore Marco Rota e li hanno trasferiti nel carcere di Ragusa.

L’operazione conclude un’articolata attività investigativa iniziata subito dopo la rapina, avvenuta poco dopo le 12 del 3 agosto 2015, ai danni della filiale di Scoglitti della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Due uomini armati di taglierino erano penetrati nell’istituto di credito minacciando il cassiere davanti agli occhi di alcuni clienti. La Bapr della frazione vittoriese  è ubicata nei pressi della centralissima piazza Cavour: erano bastati pochi attimi ai rapinatori per razziare un bottino di diecimila euro e darsi alla fuga.

Le testimonianze dei clienti presenti al momento della rapina e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, nonché di quelle ubicate nella frazione marittima, avevano permesso di delineare le fattezze somatiche dei presunti responsabili: è stato tuttavia necessario avviare una mirata attività con il supporto dei moderni ausili tecnici, come intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e analisi delle informazioni fornite dalle banche dati. Inoltre, grazie anche ai più consueti metodi d’indagine, quali pedinamenti, osservazione e controllo territoriale, gli investigatori sono riusciti a ricostruire i momenti salienti, fondamentali per definire l’impianto probatorio: poco dopo mezzogiorno del 3 agosto i due avevano parcheggiato una Fiat Punto nera in una via adiacente alla Banca. Uno era entrato, celandosi il viso con un foulard. Impugnando il taglierino, dopo essere salito sul bancone, aveva intimato agli impiegati di consegnare il denaro contante. Nel frattempo il complice, accedendo in banca, aveva prelevato il denaro, mettendolo in una borsa. Erano così fuggiti per un tratto di strada a piedi e poi erano saliti sulla vettura, facendo perdere le proprie tracce. In seguito, l’attività di riscontro dei militari, ha consentito di recuperare l’utilitaria utilizzata per la fuga, che continuava ad essere utilizzata dai due, ma con una targa diversa.

L’indagine che non si ferma qui: infatti, i Carabinieri sono al lavoro per accertare collegamenti e responsabilità degli arrestati in altre rapine avvenute nel territorio ipparino.

Caricamento commenti

Commenta la notizia