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S'inaugura Medicina Nucleare ma l'ospedale è ancora un cantiere

S'inaugura Medicina Nucleare ma l'ospedale è ancora un cantiere

Ragusa - Il nuovo ospedale "Giovanni Paolo II" è ancora un cantiere ma c'è già il primo taglio del nastro. E' stato programmato per lunedì prossimo e riguarda il reparto di Medicina Nucleare, che è già completo in ogni sua parte. Sarà l'assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi a inaugurare la struttura, presente il direttore generale dell'Asp Maurizio Aricò.

Ad annunciarlo è stato il deputato regionale del Pd ed ex sindaco di Ragusa Nello Dipasquale. «A seguire - spiega Dipasquale - nell'arco di un anno, come lo stesso Aricò aveva preannunciato pubblicamente, la restante parte sarà consegnata alla nostra comunità e non sarà la solita incompiuta, come purtroppo è avvenuto in altri casi in giro per la Sicilia e non ci sarà quello spreco di tempo che è capitato, per esempio, con l'Ospedale di Lentini».

All'esterno del nuovo nosocomio sarà anche sistemato il verde pubblico. Ciò grazie ad una donazione di dodicimila euro della famiglia Giuffrè, che vive a New York, ma che è rimasta strettamente legata alla propria terra. Si tratta dello stesso tycoon che un anno fa voleva donare due milioni di euro, ma non è stato ricevuto dal manager dell'Asp, facendo sfumare la donazione. La stessa famiglia Giuffrè sarà presente lunedì all'inaugurazione. «L'occasione dell'apertura di Medicina Nucleare - spiega ancora Dipasquale - consentirà di chiarire definitivamente l'equivoco dello scorso anno tra l'Asp e la famiglia Giuffrè che ha riguardalo la donazione di due milioni di euro che il benefattore Carmelo Giuffrè intendeva regalare e che poi non si è potuta concretizzare».

Mentre l'onorevole Nello Dipasquale ringrazia il manager Maurizio Aricò per aver tenuto fede agli impegni, allo stesso direttore generale dell'Asp arriva la bacchettata del presidente della Commissione Sanità dell'Ars, il comisano Pippo Digiacomo. L'esponente del Pd ricorda che la Regione ha già investito 21 milioni di euro nella sanità della provincia iblea e che adesso attende di coglierne i risultati. Ed a proposito del "Giovanni Paolo II", spiega che «sono abituato a consegnarle le opere e non solo ad annunciare i finanziamenti, i cui effetti si vedono trent'anni dopo. Mi recherò pertanto - annuncia - negli uffici della direzione dell'Asp di Ragusa per sollecitare le procedure in modo tale che i decreti diventino progetti e poi cantieri e poi servizi , giacché, ad esempio, il "Giovanni Paolo II" sia consegnato a ogni costo entro l'anno prossimo: ormai l'attesa è diventata insopportabile».

Digiacomo, nello specifico, fa presente che l'Asp ha ricevuto un totale di 21 milioni per la sanità iblea: otto milioni per gli ospedali di Comiso e il "Maria Paternò Arezzo" di Ragusa; otto milioni per il completamento del "Giovanni Paolo II"; 1,5 milioni per l'ospedale "Guzzardi" di Vittoria (i lavori sono già in corso); e un milione per il pronto soccorso del "Maggiore" di Modica. «Oltre a questi 18.5 milioni di euro, attendiamo l'attivazione della Pet di Ragusa, ove abbiamo investito cifre cospicue, circa 3.5 milioni di euro: non dimentichiamo che, certo, una boccata d'ossigeno all'economia è importante, ma lo scopo primario di questi poderosi investimenti è, e rimane, la maggiore salute e benessere il maggiore benessere dei nostri cittadini».

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