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Rapinò anziane e disabile, è in carcere

carabinieri ragusa

RAGUSA – Anche se tentava di coprirsi parzialmente il volto mentre prelevava in piena notte 500 euro col bancomat rubato dalla casa di due anziane e di una disabile, dopo averle terrorizzate, la blanda accortezza non è servita granché al rapinatore per evitare l’identificazione e l’arresto. Le manette ai polsi del 60enne ragusano Giuseppe Seminara sono scattate undici mesi dopo quella rapina compiuta nella notte tra l’8 e il 9 giugno 2015 in una casa alla periferia di Marina di Ragusa.

Seminara ed i complici, col volto nascosto da cappucci e con i guanti alle mani per non lasciare impronte, fecero irruzione nell’abitazione dove abitavano le vittime, le quali, colte nel sonno, prima che potessero rendersi conto di ciò che stava accadendo, furono immobilizzate e legate alle sedie con nastro adesivo e poi, per circa un’ora, malmenate e minacciate di morte per costringerle a rivelare dove fossero custoditi l’oro e i gioielli. Un colpo portato a segno con inaudita quanto gratuita violenza, in stile “Arancia meccanica” (il film cult di Kubrick su una violenta banda di giovani delinquenti), ai danni di due anziane sorelle, della figlia diversamente abile di una di loro e della badante romena. I banditi misero a soqquadro la casa e portarono via preziosi per oltre 15 mila euro, contante per mille 600, nonché la carta bancomat e il suo codice pin.

Proprio l’utilizzo della carta per effettuare il prelievo è risultato fatale a Seminara, immortalato dalla telecamera della casa continua di una banca di Comiso mentre intascava le 500 euro dal conto delle sue vittime, che, dopo essere riuscite a liberarsi, chiamarono il 112. Le donne in stato di shock non furono in grado di fornire molte indicazioni utili per risalire ai banditi e per questo motivo le indagini si sono protratte per quasi un anno.

In questi lunghi mesi i militari hanno visionato le immagini della telecamera dell’Atm e hanno controllato i tabulati delle celle telefoniche che agganciano la zona dove era avvenuta la rapina con quella del prelievo. Dopo aver ottenuto riscontri tangibili dai dati incrociati, i militari hanno quindi eseguito nei confronti di Seminara un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Ragusa Claudio Maggioni. L’uomo è stato dunque rinchiuso nel carcere di Ragusa mentre le indagini, come confermato dal comandante provinciale Sigismondo Fragassi, proseguono per risalire all'identità degli altri componenti della banda, ad oggi ancora latitanti.

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