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No di Enzo Garofalo e Micciché alla chiusura di Cardiochirurgia

No di Enzo Garofalo e Micciché alla chiusura di Cardiochirurgia

Diventa sempre più forte il coro di “no” alla chiusura e al contestuale trasferimento del Centro di Cardiochirurgia pediatrica “Bambino Gesù” di Taormina a Palermo. Il sindaco, Eligio Giardina, ha chiesto un incontro a Crocetta. All’appuntamento prenderà parte anche una delegazione dei sindaci del comprensorio.

Intanto contro la chiusura si schierano sia l’on. Enzo Garofalo, vicepresidente della Commissione trasporti della Camera, che il commissario di Forza Italia Sicilia, Gianfranco Miccichè.

Giardina auspica che l’incontro con Crocetta sblocchi la situazione e che il 12 giugno il reparto resti aperto e dov’è. «In quella occasione - ha detto - cercheremo di dirimere una volta per tutte la problematica della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. La Regione - spiega Giardina - attualmente ha un debito di 9 milioni e 600 milioni di euro nei confronti del Bambino Gesù di Roma, che a sua volta si è impegnato in caso di permanenza a Taormina a far scendere quel debito a 6 milioni, effettuando quindi una transazione e relativo risparmio per le casse regionali di 3 milioni. Il Bambino Gesù chiede un rinnovo di 3 anni di convenzione a rinnovo annuale, il presidente Crocetta propone soli 6 mesi».

Si va verso una faccia a faccia nel quale si punterà sulla mediazione e il primo cittadino di Taormina ipotizza anche una intesa che consenta la presenza di due centri in Sicilia, uno per la Sicilia occidentale e l’altro che coprirebbe l’area Orientale e la Calabria che sarebbe appunto quello di Taormina.

«Il reparto di cardiochirurgia pediatrica Bambino Gesù del San Vincenzo di Taormina - sostiene Garofalo - non dev’essere trasferito a Palermo. Gli esempi di buona sanità vanno preservati e valorizzati non smantellati. Non si può ignorare quanto è stato costruito in questi anni. La vicenda va gestita con intelligenza. I numeri del reparto - scrive - parlano di un centro d’eccellenza che è diventato punto di riferimento per l’utenza calabrese e siciliana. Trasferire il presidio - conclude - significherebbe perdere parte di quella utenza, di certo quella calabrese che troverebbe più convenente raggiungere Roma».

«Togliere a Taormina la Cardiochirurgia pediatrica - scrive con forza Gianfranco Miccichè - è un errore madornale e Forza Italia vi si opporrà con tutte le forze. I numeri e i dati di cui sono in possesso mi dicono che siamo di fronte a un'eccellenza e le eccellenze vanno tutelate, non spostate».

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