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Delrio pronto a ridare
i poteri speciali

Delrio pronto a ridare i poteri speciali

Il ministro Delrio assicura un intervento risoluto per sciogliere definitivamente il “rebus Tremestieri”. L’assessore regionale Pistorio sottolinea la “buona volontà” del Governo siciliano e si dice convinto che si troverà una soluzione positiva per non bloccare l’iter di costruzione del nuovo porto. Il deputato nazionale messinese Enzo Garofalo, componente della Commissione trasporti della Camera, torna da Roma moderatamente ottimista, dopo aver parlato con Delrio e con Pistorio. Tutto bene, dunque? Ancora nessuno può dirlo.

La dichiarata volontà di realizzare l’opera, considerata strategica sia dal Governo nazionale sia dalla Regione sia ovviamente da Comune e Autorità portuale, deve assolutamente tradursi in atti concreti. E a questo punto, ci sono due strade possibili. La prima è che l’assessore Pistorio, come ha dichiarato ieri, riconvochi al più presto la Commissione regionale Lavori pubblici che nei giorni scorsi ha posto dei paletti ben precisi, ritenendo che il progetto del porto di Tremestieri debba essere approvato seguendo l’iter previsto dall’articolo 5 della legge regionale 12 del 2011. Una pretesa considerata del tutto fuori luogo dall’amministrazione comunale e dall’Autorità portuale, al punto che il segretario generale Francesco Di Sarcina ha ventilato la possibilità di lasciare il proprio incarico di responsabile del procedimento. È assurdo rimettere in discussione quanto fatto in precedenza, visto che il progetto già approvato è stato parte integrante della gara espletata e aggiudicata e, quindi, in questo caso, è davvero inconcepibile pensare a una sorta di retroattività delle norme. Se fosse così, davvero non si porterebbe mai più a compimento un’opera pubblica in Italia.

Tenuto conto, in ogni caso, della complessità della vicenda procedurale, ci sarebbe uno sbocco immediato: la concessione, anzi la “restituzione”, dei poteri speciali in capo al sindaco per l’emergenza traffico in riva allo Stretto. Ciò consentirebbe di scavalcare qualsiasi ulteriore ostacolo di provenienza regionale e sarebbe coerente con il resto dell’iter portato avanti finora, frutto proprio di un’ordinanza di Protezione civile. Il ministro Delrio ha detto di essere pronto a firmare il decreto, pur sottolineando che i poteri speciali avrebbero dovuto essere richiesti dal presidente della Regione interessata e da Crocetta, invece, non è arrivata mai tale richiesta. Le rassicuranti dichiarazioni dell’assessore Pistorio lasciano, comunque, ben sperare, anche perché poi qualcuno, comunque, dovrà assumersi davanti ai messinesi la responsabilità di aver fatto naufragare l’opera che addirittura è stata posta in cima al Masterplan per la Sicilia e per la Città metropolitana di Messina.

Sul tema che sta tenendo banco in questi giorni ieri è intervenuto il deputato regionale, capogruppo all’Ars di Sicilia Futura: «Solo in Sicilia e solo per Messina può succedere una vicenda simile – ha dichiarato Beppe Picciolo –, un'opera attesa da venti anni, finalmente appaltata e finanziata, viene rimessa in discussione per un cavillo di qualsivoglia natura o motivazione. Si trovi immediatamente una soluzione tecnica e/o burocratica che consenta di avviare in tempo utile i lavori e la smettano i burocrati di governare i processi vitali, dello Stato o della Regione, con il solo desiderio di "prima non far fare". Non hanno forse ben capito che verranno spazzati via dai tanti uomini, stavolta messinesi, di buona volontà».

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