Ragusa - Le migliaia di ragusani che abitano in contrada Bruscè stanno per veder coronato il sogno di potersi allacciare alla fognatura pubblica. L'amministrazione comunale ha finalmente consegnato l'opera, dopo più di dieci anni di impasse causata da una lunga serie di intoppi burocratici. Il collegamento avverrà attraverso la condotta fognaria presistente, ma non funzionante da oltre trent'anni, che è stata acquisita recentemente dal Comune. Erano presenti alla cerimonia, che si è tenuta in piazza Anna Magnani, oltre al sindaco Federico Piccitto, l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Corallo, l'ex presidente del Consiglio comunale Giovanni Iacono che ha prestato particolare attenzione all’iter dell’annosa vicenda. Presente anche una rappresentanza dei residenti.
«Siamo molto soddisfatti per avere risolto e concluso un inter cavilloso, sostanzialmente burocratico, che si trascinava da decenni – ha spiegato il sindaco Piccitto - Un grazie particolare voglio esprimere, oltre che a Giovanni Iacono, che da tempo ha seguito le varie fasi dell’iter, all’assessore Corallo ed ai tecnici comunali, anche al capo di gabinetto, Toti Scifo, che tanto si è speso per risolvere molte delle problematiche procedurali. Finiscono finalmente i disagi di natura igienica ed ambientale con cui i residenti di questa zona hanno dovuto convivere per troppi anni. Dotare questa zona lottizzata e ampiamente abitata di questa importante infrastruttura era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati per migliorare la qualità della vita nelle periferie della città».
Adesso manca solo l'ultimo passaggio: l'autorizzazione ai residenti ad allacciarsi alla rete fognaria. E proprio per questo è stato già fissato un incontro per il 28 giugno tra amministrazione, tecnici e residenti di contrada Bruscè per definire gli aspetti burocratici e tecnici relativi agli allacci. «Affrontare con determinazione la vecchia problematica della condotta fognaria di contrada Bruscè – sottolinea l’assessore Salvatore Corallo – ci ha permesso di risolvere gli intoppi burocratici di natura autorizzativa, consentendoci, dopo l’acquisizione della stessa condotta e delle relative servitù, di poter realizzare il collegamento con la rete fognaria dell’Asi, risolvendo definitivamente questa vicenda paradossale».
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