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Spaccio nella villetta comunale, tre arresti

Spaccio nella villetta comunale, tre arresti

RAGUSA – La casetta di legno, meta obbligata di gioco e divertimento per i bambini che si frequentano la villa comunale di via Archimede a Ragusa, era stata trasformata da tre giovanissimi in un vero e proprio covo dove preparare e spacciare dosi di droga ad altrettanti minorenni. I tre avevano organizzato con precisione tutta l’attività illegale: chi triturava l’erba con un apposito grinder, chi pesava la sostanza, utilizzando un bilancino elettronico di precisione, chi preparava le singole dosi in piccole confezioni di cellophane e si occupava anche dello smercio.

I tre, tutti minorenni, sono stati colti in flagranza dagli uomini dell’ufficio volanti della questura di Ragusa, che hanno interrotto l’attività, sequestrando più di venti grammi di marijuana e tutto l’occorrente per il confezionamento. In pieno pomeriggio, durante specifici servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del reato di spaccio di stupefacenti, i poliziotti delle volanti si sono recati alla villa comunale di via Archimede, notando un’insolita presenza di diversi adolescenti nei pressi di una casetta di legno realizzata all’interno del parco, per i giochi dei più piccoli. Alla vista degli agenti, il gruppo si è immediatamente dileguato in un fuggi fuggi generale.

All’interno gli uomini, diretti dal commissario capo Filiberto Fracchiolla, hanno sorpreso tre minorenni intenti a preparare singole dosi di sostanza stupefacente. Cinque quelle già pronte ed altre in fase di preparazione. In totale più di venti grammi di marijuana che avrebbe fruttato il confezionamento di circa cento dosi singole che sarebbero state cedute ad altrettanti assuntori, pure loro molto probabilmente di giovanissima età. Sequestrato anche contante per circa duecento euro in banconote di piccolo taglio. I tre minorenni, due 16enni e un 17enne, tutti residenti a Ragusa, sono stati arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. In questura sono arrivati i genitori che hanno preso atto della circostanza. I tre minori, su disposizione pubblico ministero di turno presso la procura del tribunale dei minorenni, sono stati accompagnati in un centro di accoglienza di Catania, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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