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Voli a prezzo ridotto, si continua a trattare

AEROPORTO COMISO

Ragusa - Un mezzo passo avanti e, nello stesso tempo, un mezzo passo indietro. Insomma, sembra proprio che nessuno si sia mosso dal punto di partenza. E i giorni passano. La riunione romana sulla continuità territoriale (ossia i biglietti aerei scontati per i siciliani) non ha lasciato il segno, come, invece, si auspicava. C’è bisogno di un altro vertice per arrivare a un accordo. Si farà il 20 luglio e stavolta a Palermo. E intanto i giorni passano e i biglietti aerei restano inavvicinabili.

Due le cose che sono emerse dalla riunione al ministero delle Infrastrutture: i venti milioni stanziati nella legge di stabilità vanno per la continuità territoriale, ma non tutti. Perché l’Enac continua a rinvendicarli (almeno in parte) per i collegamenti con Pantelleria e Lampedusa. Alla fine, pare si sia trovata una mediazione: 15 milioni per gli aeroporti di Comiso e Trapani, per la continuità territoriale, e cinque per i collegamenti con le isole minori.

È da questa base che, il 20 luglio, dovrà riprendere la discussione. Ma non tutti sono convinti della bontà della soluzione. Colui che resta assolutamente perplesso il deputato modicano dell’Ncd Nino Minardo, ossia colui che ha firmato l’emendamento e fatto assegnare i fondi alla Sicilia per la continuità territoriale. Minardo parla senza parafrasi e continua a ritenere il mezzo accordo trovato a Palermo «una distrazione di fondi». E quindi incalza: «Torno a chiedere con forza al ministro Delrio e all'assessore regionale ai trasporti Pistorio di non penalizzare un territorio a dispetto di un altro e tornare all'ipotesi già vagliata al Ministero di distribuire i fondi in uguale misura tra la Sicilia orientale e quella occidentale».

Per quanto riguarda i voli interni per Lampedusa e Pantelleria, aggiunge ancora Minardo, il presidente dell’Enac Vito Riggio si arrangi. «Continuo – afferma infatti Minardo – a non condividere la distrazione di fondi per i collegamenti interni alla Sicilia a discapito dello sviluppo di Comiso e Trapani. L'Enac, tanto affezionata a questi collegamenti, trovi, come ha fatto gli altri anni, altrove questi fondi e si faccia carico insieme al Ministero di garantire l'impegno che hanno preso con le isole minori senza dover utilizzare risorse che il Parlamento su proposta del sottoscritto ha stanziato per altro».

La sensazione che si sia ancora a metà del guado è palpabile, così come palpabile resta l’impressione che, alla fine, questa vicenda dovrà giocoforza finire sul tavolo della Corte dei Conti. Ma il risultato sarà stato disastroso: la Sardegna continua ad avere i biglietti aerei scontati e la Sicilia continua a pagarli più di quanto accade nel resto d’Italia.

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