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Taormina dice no allo scippo della Giunta Crocetta

Taormina dice no allo scippo della Giunta Crocetta

La decisione formalizzata e dalla Giunta Crocetta di trasferire la Cardiochirurgia pediatrica a Palermo dal 13 giugno del prossimo anno, alla scadenza della proroga in atto al “San Vincenzo” di Taormina”, hanno portato alla mobilitazione spontanea di genitori, cittadini ed istituzioni del Messinese che puntano a difendere la permanenza del Centro “Bambin Gesù” a Taormina. La battaglia è già ripartita e c’è già un appuntamento per il quale si prevede una prima mobilitazione. Da venerdì 22 a domenica 24 luglio, a Giardini Naxos, si svolgerà infatti la VI edizione della Summer School, scuola di formazione politica per giovani under 35, promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro, sovrintesa dall’on. Maurizio Lupi, ed in quella occasione è attesa la presenza del ministro Beatrice Lorenzin.

«Questa fuga in avanti del Governo Crocetta lascia perplessi e senza parole. È vero che la legge Balduzzi va seguita osservata ma noi ribadiamo la richiesta di una deroga che preveda due centri in Sicilia. Chiederemo questa soluzione, con forza, al ministro Lorenzin quando verrà a Giardini Naxos. La presenza del “Bambin Gesù” a Taormina è una realtà che non può essere smontata», dice il sindaco Giardina. «Quanto sta accadendo è una vergogna – dichiara con toni duri la portavoce del Comitato genitori, Caterina Rizzo –. Qualche settimana fa, a Messina, l’assessore Gucciardi «rassicurò sindaci, amministratori, parlamentari e cittadini» e che «col decreto adottato nessun reparto è stato cancellato in nessun ospedale della Sicilia rispetto agli atti aziendali a suo tempo approvati. Evidentemente ci hanno preso in giro. Ma non lotteremo in modo ancor più determinato. Noi non ci arrendiamo».

I genitori che nelle scorse settimane avevano raccolto 6 mila firme nei centri del Messinese ma anche del Cataneseper garantire la permanenza del “Bambin Gesù” a Taormina ora si dicono pronte a scendere nuovamente in campo con altre iniziative di protesta, a difesa del reparto in attività dall’autunno del 2010 a Taormina. La proroga di recente sottoscritta per il “Bambin Gesù” prevede la permanenze della struttura in contrada Sirina sino al 12 giugno 2017 ma ora lo scenario da incubo che si proverà ad evitare è che questo centro possa essere chiuso e che l’unico centro in Sicilia sarà quello allestisto a Palermo. Uno scenario, quest’ultimo, che i cittadini della Sicilia orientale, e quella della Calabria, non vogliono nemmeno immaginare. In queste ore si sta facendo largo anche l’ipotesi che una delegazione di sindaci ed amministratori possa recarsi a Palermo per una protesta ufficiale da porre all’attenzione del Governo regionale, in una vicenda che rischia di arroventarsi sempre di più se non si riuscirà ad individuare una soluzione in grado di mettere tutti d’accordo.

E l’unica strada percorribile appare quella di prevedere due centri in Sicilia, senza ritenere che tra Taormina e Palermo uno sia alternativo all’altro.

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