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Il ministro Lorenzin si commuove davanti a un bimbo ricoverato

Il ministro Lorenzin si commuove davanti a un bimbo ricoverato

Visita del ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, ieri mattina all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Ad accompagnarla l’onorevole Vincenzo Garofalo, il sindaco di Taormina Eligio Giardina, il direttore generale dell’Asp Gaetano Sirna, il direttore sanitario dell’ospedale di Taormina dott. Paolo Cardia, gli assessori Salvo Cilona e Gaetano Carella ed il sindaco di Castelmola Orlando Russo.

Insieme a loro anche il primario del “Bambin Gesù” di Taormina, il dott. Sasha Agati, e i medici del reparto.

Il ministro (nelle scorse ore a Giardini per un convegno ndc) ha così effettuato un blitz a sorpresa, con un sopralluogo nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica per appurare la funzionalità delle strutture. Stando a quanto deciso dal Governo regionale il reparto, nel giugno 2017, verrà trasferito a Palermo: nei giorni scorsi la Giunta Crocetta ha dato l’ok alla proposta dell’assessore alla Salute Baldo Gucciardi e, al momento, in questa direzione mancherebbe solo il decreto. Ma le speranze dei genitori dei piccoli pazienti non si sono affatto spente: le famiglie continuano a lottare. La Lorenzin ha inteso vedere la sala operatoria, la sala ibrida di emodinamica. Positive le reazioni del ministro che, nel corso della sua visita, si è lasciata andare anche ad un momento di commozione, un breve pianto per un bambino arabo, Karim, neonato di 1 mese ricoverato in Terapia intensiva.

Proprio nel corso della visita di ieri mattina al “San Vincenzo” è emersa una novità clamorosa: al ministro Lorenzin, nei dati ricevuti a Roma dalla Regione Siciliana, risultavano soltanto 3 pazienti dimessi dalla Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Un dato che aveva evidentemente fatto pensare alla Lorenzin e al suo staff che vi fosse una modesta attività presso il reparto di contrada Sirina, a fronte invece dei dati reali ed esatti che sono stati mostrati ieri stesso dalla direzione dell’Asp e del “San Vincenzo”, nei quali si attesta che i pazienti dimessi nel 2015 sono stati 562. I pazienti, in sostanza, entrano in sala operatoria, poi passano in terapia intensiva e, successivamente, in degenza, da dove vengono poi dimessi. Si tratta di numeri, quindi, molto differenti e sui quali il ministro vuole ora chiarezza e ha perciò chiesto la trasmissione di una “scheda tecnica” con tutti i dati aggiornati e precisi.

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