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MaterGea, da Brolo ad Agrigento

MaterGea, da Brolo ad Agrigento

Brolo, approda alla Valle dei Templi di Agrigento. L’innovativo format della mostra itinerante “MaterGea“ "Splendida sicilia solidale – I culti femminili del Mediterraneo da Iside ad Afrodite” sperimentato dall’Amministrazione Comunale, ed inaugurato nella seconda edizione di Marevigliosa Brolo, si è trasferito ad Agrigento. L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con la Direzione del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, ed in collaborazione con il Polo Museale Regionale di Marsala. Ad inaugurarla insieme ai rappresentanti della politica, del mondo della cultura e dell’amministrazione dei beni culturali isolani anche l’onorevole Nino Germanà , l’architetto Salvatore Gentile che ha diretto tutto il Festival brolese, ed il giornalista Massimo Scaffidi. “Si è rivelata strategica, infatti, la collaborazione tra gli assessorati dei Beni Culturali e del Turismo della Regione Sicilia al fine di rendere più accessibile un così straordinario patrimonio artistico culturale.” A dichiararlo l’Onorevole Nino Germana, che ha sperimentato questa nuova formula di fruizione dei “beni” dell’Isola. “L’obiettivo – ha continuato l’Onorevole Germanà, è quello di attrarre il turismo culturale, in un contesto già di straordinaria bellezza per il suo mare, attraverso nuove soluzioni concrete. Unendo i due mari abbiamo fatto una straordinaria promozione turistica e culturale delle nostre bellezze ,questa è la Sicilia che vogliamo e per questo non dobbiamo mai smettere di sognare”. All’evento inaugurale erano presenti tra gli altri: l’Onorevole Vincenzo Fontana, già Presidente della Provincia di Agrigento, Giuseppe Parello Direttore del Parco della Valle dei Templi, e Bernardo Campo, commissario. La mostra girgentina è resterà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00 fino al prossimo 30 agosto, presso le Case Barbadoro. L’accesso avverrà dall’ingresso antistante il Tempio di Giunone per proseguire verso il Tempio della Concordia. Protagoniste della mostra sono due statue romane, Venere Callipigia e Iside, custodite al Museo Baglio Anselmi di Marsala, simboli di bellezza e di religiosità. I reperti archeologici di rara bellezza, che rievocano il simbolo dell’acqua e del mare, si emergo nella loro prorompente femminilità della vita che rinasce. La mostra racconta la storia della Sicilia antica. Il mito della Madre terra è evidenziato come esempio della “fertile bellezza” della divinità femminile primordiale, presente in quasi tutte le mitologie mediterranee. Le dee sono state accostate in un allestimento suggestivo, in un percorso sensoriale, di immagini e suoni, scandito dai versi della poesia antica. Due statue senza sguardo che aprono nuove visioni sullo sviluppo del turismo culturale in Sicilia .

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