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Bimba "rapita", il ministro avvia accertamenti

Bimba "rapita", il ministro avvia accertamenti

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando - a quanto si apprende - ha chiesto all'ispettorato del ministero di avviare gli accertamenti preliminari in merito al caso del cittadino indiano indagato per il tentativo di sequestro di una bimba di 5 anni, lo scorso 16 agosto sul lungomare di Scoglitti (Ragusa). L'uomo era stato fermato dai carabinieri, ma il fermo non è stato convalidato dal pm.

"Se ho sentito bene oggi in tv, il ministro della Giustizia avrebbe annunciato di voler approfondire il caso sulla vicenda del tentato rapimento di una bimba di 5 anni. Rientra nei suoi poteri, ma avrei gradito una dichiarazione di solidarietà nei confronti di un magistrato che applica la legge e fatta segno di pesanti e volgari offese". Lo dice il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia commentando le polemiche sulla decisione della pm Giulia Bisello di lasciare libero Ram Lubhay, indagato per tentato rapimento.

E' di nuovo libero l'indiano di 43 anni Ram Lubhaya, indagato per il tentativo di sequestro di una bimba di 5 anni, lo scorso 16 agosto sul lungomare di Scoglitti (Rg). A stabilirlo è stato il sostituto procuratore di Ragusa Giulia Bisello, dopo l'interrogatorio dell'uomo, che si è concluso intorno all'una di notte.

Lasciato a piede libero in attesa della convalida del fermo per il tentativo di rapire una bimba di 5 anni, Ram Lubhaya, indiano di 43 anni, era stato trattenuto nella caserma dei carabinieri per essere interrogato dal sostituto procuratore Giulia Bisello. Era stata proprio il pm a disporre la sua libertà, scatenando reazioni polemiche sul web; lo stesso pm stamani ha chiesto ai carabinieri di rintracciare l'uomo, trovato, dopo una giornata di ricerche, in un casolare a Vittoria, ospite di altri extracomunitari. Con precedenti penali e senza permesso di soggiorno, l'indiano martedì scorso, in un momento di distrazione dei genitori che si trovavano sul lungomare della Lanterna di Scogitti (Ragusa) con la figlia e altri amici, prese in braccio la bimba di 5 anni e fuggì. Fu inseguito dagli stessi genitori, che riuscirono a riprendere la bambina, mentre l'uomo scappò; fu rintracciato qualche ora dopo dai carabinieri grazie all'identikit fornito da alcuni testimoni, e fermato. Ma venne rilasciato su disposizione del pm.

"Il mio assistito ha risposto a tutte le domande del pm, ha fornito la propria versione dei fatti e si è proclamato innocente". Lo dice all'ANSA Biagio Giudice, legale di fiducia dell'indiano Ram Lubhaya. L'avvocato spiega che "il pm ha deciso di non applicare alcuna misura restrittiva della libertà perché non vi erano i presupposti di legge". "Il fermo operato dai carabinieri non era stato convalidato dal pm e con l'interrogatorio di ieri sera si è chiusa questa prima fase - aggiunge il legale di fiducia dell'indagato - In sede di processo cercheremo di dimostrare l'estraneità del mio assistito all'ipotesi di reato contestato". Il sostituto procuratore di Ragusa Giulia Bisello, che ha in mano il 'caso', oltre ad interrogare l'indiano, che ha eletto come domicilio lo studio del suo avvocato, ha ascoltato ieri anche i genitori della bambina e alcuni testimoni presenti nel lungomare della Lanterna durante i concitati momenti del tentativo di sequestro. 

 La decisione del pm aveva scatenato reazioni polemiche sui social network e da parte di numerosi cittadini che, spaventati per l'episodio, si sono sfogati chiamando il 112. Il 'caso' è finito anche in un'interrogazione parlamentare del senatore di Fi, Maurizio Gasparri, che ha chiesto al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, "di fare luce su quanto accade nel tribunale di Ragusa". Due giorni fa, lo stesso pm aveva chiesto ai carabinieri di rintracciare l'indiano per interrogarlo, ma l'uomo si era reso irreperibile. E' stato trovato ieri in un casolare, a Scoglitti, ospite di altri extracomunitari. Portato in caserma ci è rimasto circa sette ora, alla fine dell'interrogatorio è stato rimesso in libertà. La Procura di Ragusa spiega di agire secondo il codice penale: per il reato di tentativo di rapimento non è previsto l'arresto ma la conferma del fermo che può avvenire a piede libero e così ha deciso per la seconda volta di fila. (ANSA)
 

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