Martedì 30 Aprile 2024

Renzi ad Agrigento firma il Patto per la Sicilia

Renzi ad Agrigento firma il patto per la Sicilia

"La presenza del premier Matteo Renzi, domani, ad Agrigento testimonia l'attaccamento e l'interesse del suo governo per questo angolo di estremo Sud. Con il Patto per la Sicilia finalmente si dà concretezza a politiche d'investimento e di sviluppo". Lo afferma Michele Cimino, deputato regionale e portavoce di Sicilia Futura. "Auspico che il presidente Renzi, con il nostro cardinale Montenegro - aggiunge - possa visitare la nostra Cattedrale e il nostro centro storico, e che magari nei prossimi mesi ritorni in Sicilia al Palacongressi di Agrigento per una grande manifestazione parlando delle cose concrete fatte per la Sicilia".

La firma del patto per la Sicilia ad Agrigento e dinanzi il tempio della Concordia ha valore altamente simbolico. Agrigento è storicamente terra di accoglienza. I suoi templi sono espressione massima della cultura greco romana che é pilastro della civiltà occidentale. E' un segno di attenzione verso la città che inizia a credere con convinzione nel suo riscatto. A partire proprio da una seria valorizzazione del suo Parco che dentro il Patto ha trovato le risorse per ulteriori interventi di tutela ma soprattutto per nuovi importanti scavi che possano offrire nuovi ritrovamenti. Potessimo festeggiare i 2.600 anni di fondazione della città portando alla luce l'ippodromo o l'antico teatro di Akragas. La conferma della copertura finanziaria per la rete idrica del centro abitato e il sistema fognario per un importo di 30 milioni costituiscono interventi lungamente attesi. Dovrà seguire speditezza di procedure. Agrigento che ha guardato al mediterraneo come cerniera, non può portarne però il fardello finanziario. Si pensi che negli ultimi 5 anni sul bilancio della città è stato caricato un costo di oltre 4 milioni relativo ai minori non accompagnati giunti nella nostra città. Un onere improprio. Di cui dovrebbe farsi carico lo Stato e la comunità internazionale. È una verità che occorre conoscere". Lo dice Lillo Firetto, sindaco di Agrigento, commentando la visita domani del premier Matteo Renzi per la firma del patto per Agrigento

"Agrigento farà, dunque, da scenografia alla firma del 'Patto per la Sicilia', questa bella foto di Renzi con alle spalle l'incantevole tempio sarà poi usata a riprova dell'attenzione del Governo per i problemi di questa terra. Un 'patto' di cui non conosciamo i contenuti (al netto di qualche indiscrezione giornalistica) e che non è stato 'concertato' ma nemmeno discusso e illustrato alle forze produttive e sociali dell'isola". Così la Cgil di Agrigento commenta la visita prevista per domani ad Agrigento del premier Matteo Renzi. "La parte più consistente delle risorse annunciate per Agrigento - prosegue la nota - riguarderebbe il rifacimento della 'rete idrica'. Era il 2009 quando l'allora Sindaco Marco Zambuto annunciava di avere ottenuto questi soldi dal Cipe: sono sempre gli stessi soldi che appaiono e scompaiono e che non vengono mai spesi! A questi dovrebbero aggiungersi quelli del gestore privato Girgenti Acque. Nel 2007, i sostenitori della privatizzazione, tra le motivazioni a sostegno di questa sciagurata scelta sostenevano la necessità di non perdere i soldi per il rifacimento della rete idrica: a quasi 10 anni siamo qui a parlare ancora di questo finanziamento. Che sia la volta buona. Questa terra, capitale della disoccupazione siciliana, avrebbe davvero bisogno di attenzioni e, fin qui, da parte del Governo Nazionale e di quello Regionale abbiamo avuto solo l'assoluta latitanza". "Finito lo 'spot' - conclude la Cgil - si abbia la capacità di mettere in fila le problematicità di questa parte di Sicilia e di pretendere da Renzi e da Crocetta soluzioni e risposte".

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