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Il ministro Alfano a tutto campo

Il ministro Alfano a tutto campo

"La Nicolini candidata alla presidenza della Regione Siciliana nel 2017? Sono questioni che riguardano il Pd". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano ai cronisti a Palermo, parlando delle indiscrezioni su un'ipotetica candidatura alla Regione in Sicilia del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. Poi Alfano ha detto: "Noi come Area popolare, liberale e moderata che in Sicilia ha avuto negli ultimi tempi Ncd come centro, lavoreremo per una nostra candidatura". "Sarà un soggetto moderato - ha aggiunto - che probabilmente verrà dalla cosiddetta società civile, dal mondo delle professioni che poi porteremo all'attenzione di tutti". Alfano ha quindi concluso: "Le nostre percentuali in Sicilia sono tali da potere rendere assolutamente legittima la candidatura di un candidato nostro  e chiedere agli altri di aderire alla nostra candidatura. Abbiamo molti nomi in campo da spendere e li faremo al momento opportuno".

"I nostri valori, i nostri ideali e i nostri diritti non scadono come lo yogurt. Quello che è superato è il meccanismo organizzativo della Costituzione, che è fatta dopo Mussolini e nella parte organizzativa si prevedeva che tutti dovevano mettersi d'accordo con tutti, perché c'era stato uno che aveva deciso per tutti fino a poco tempo prima". Cosi' il ministro dell'Interno Angelino Alfano parlando del referendum del 4 dicembre a Palermo, dove ha partecipato a un' iniziativa sulle ragioni del 'Si'". "Adesso bisogna rendere piú efficaci ed efficienti le risposte alla macchina organizzativa dello Stato - ha aggiunto - al tempo stesso occorre procedere a scelte piú veloci dal punto di vista delle leggi. E ancora meno posti e meno costi, che per decenni si è portato avanti senza mai riuscire a realizzarli". "Questa - ha concluso - è l'occasione giusta per realizzare il cambiamento".

"Le evasioni degli ultimi anni si sono tutte concluse malamente per gli evasi e sono convinto che anche in questo caso sarà così", ha poi evidenziato, parlando dell'evasione di tre detenuti dal carcere di Rebibbia. A chi ha chiesto se ci sono problemi di sicurezza e se nel sistema penitenziario in Italia qualcosa non funziona, Alfano ha risposto: "Dentro le carceri lavora la polizia penitenziaria e il ministro Orlando la sta gestendo molto bene, le evasioni si verificano in ogni parte del mondo. Se analizzate dal punto di vista statistico non si tratta di fenomeni rilevanti: in Italia si sono sempre conclusi con la cattura degli evasi".

"Non bisogna mollare dall'idea di indagare fino in fondo per capire le cause e di chi siano le responsabilità", ha aggiunto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, a Palermo, parlando del crollo di un cavalcavia in provincia di Lecco. "Per il resto, occorre ammodernare, aggiornare, ristrutturare e fare un lavoro di implementazione delle strutture pubbliche che questo Governo ha già avviato".

"La nostra visione in materia di immigrazione è diversa da quella dell'Ungheria, lo abbiamo detto in tutte le salse. Siamo dispiaciuti per la scelta che l'Ungheria ha fatto, ma in questo momento il tema per noi non è l'Ungheria, ma l'Unione europea che non ha mantenuto gli impegni". Cosí il ministro dell'Interno Angelino Alfano a Palermo parlando di immigrazione. "Avevamo previsto e abbiamo fatto tante cose, l'Ue doveva occuparsi dei ricollocamenti delle decine di migliaia di profughi arrivati in Italia, non ha mantenuto gli impegni e questo è molto grave" ha osservato.

E a proposito del terremoto nel Centro Italia ha specificato che "nessuno deve andar via dai luoghi di origine, dalla propria patria e dalla propria comunità. Bisogna dare una risposta abitativa a tutti soprattutto in vista dell'avvicinarsi dell'inverno".

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