Lunedì 29 Aprile 2024

Abusano di una minorenne nigeriana

Abusano di una minorenne nigeriana

Vittoria - Hanno abusato di una ragazzina nigeriana che era sbarcata a Pozzallo a fine agosto con centinaia di altri migranti provenienti dall’Africa subsahariana. L'avevano conosciuta da poco e, forti del fatto di essere connazionali, erano riusciti a entrare in confidenza. Fino ad approfittarne. La ragazzina, che era ospite di un centro di accoglienza straordinario, ha trovato la forza, assistita dal tutore e dal mediatore linguistico, di raccontare ogni cosa agli agenti del commissariato di Vittoria, che sono riusciti ad individuare i due aggressori, arrestandoli. Anche loro erano arrivati con un viaggio della speranza ed erano ospitati, in qualità di richiedenti asilo, in due diverse strutture del territorio. Sono stati arrestati.

Tutto è cominciato sabato pomeriggio, quando la ragazzina, che era in compagnia di altre due amiche, stava facendo una passeggiata per le vie cittadine. Ha, quindi, incontrato alcuni connazionali. I due, l'hanno condotta in un luogo appartato e ne hanno abusato, costringendola poi con pressanti minacce di morte a non rivelare le violenze subite. Ad aggravare lo stato di turbamento della ragazza il successivo percorso che avrebbe dovuto intraprendere: essere avviata alla prostituzione.

In Commissariato, la ragazza forniva importanti elementi sui due violentatori, descrivendoli come soggetti pericolosi e “facilitatori” per l’allontanamento delle ragazze dai rispettivi ricoveri; ossia di persone che si prestano ad aiutare le giovani migranti ad allontanarsi dai centri di accoglienza, avviandole in altre località per essere introdotte nel mondo della prostituzione. A lei era stato proposto di trasferirsi in Francia, “a fare soldi” vendendo il suo corpo. 

La ragazza, con coraggio, assistita dal tutore e dal mediatore culturale, ha raccontato la triste vicenda vissuta, che già da qualche giorno la vedeva protagonista delle attenzioni dei connazionali, descrivendo nei dettagli l’esperienza vissuta e fornendo una descrizione dettagliata degli autori della violenza. Ed è stato sulla scorta di queste informazioni che gli agenti sono riusciti a restringere il cerchio della ricerca ad una decina di nigeriani, anch’essi ospiti di strutture d’accoglienza. La Polizia Scientifica recuperava le “fotosegnaletiche” ed è stato predisposto un album fotografico per il riconoscimento che ha consentito l’individuazione formale da parte della vittima dei due autori della violenza.

Si tratta di due nigeriani sbarcati sulle coste iblee qualche mese fa. I due sono stati arrestati e condotti nel carcere di Ragusa, su disposizione della sostituto procuratore Monica Monego. Dovranno rispondere, tra le altre cose, di violenza sessuale.

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