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Scoperta piantagione di cannabis

Scoperta piantagione di cannabis

Acate - Gli agenti del commissariato di Vittoria e Niscemi hanno tenuto il posto sotto controllo per giorni, prendendo nota anche del sofisticato impianto di sorveglianza. Quando è stato chiaro che pomodori e primizie erano soltanto una copertura, mentre la vera coltivazione era la cannabis indica, gli agenti hanno deciso il blitz. E per Giovanni Rubbino, vittoriese, 57 anni, sono iniziati i guai con la giustizia. È stato arrestato con l'accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti.

La piantagione è stato scoperta in contrada Dirillo, in territorio di Acate. Apparentemente era identica a quelle che le stavano attorno. Ma nella parte più interna c'era la vera piantagione, "coperta" da due filari di piante di pomodori, per evitare di attirare occhi indiscreti. Che, invece, sono arrivati e hanno scoperto ogni cosa. L'impianto serricolo aveva un'estensione di cinquemila metri quadrati e la droga coltivata era "Skunk", ossia una delle varietà maggiormente diffuse e ricercate dagli acquirenti.

La Polizia ha accertato che la coltivazione era condotta mediante le più aggiornate tecniche agronomiche. Quando gli agenti hanno fatto irruzione, Rubbino era intento, per dirlo cn le parole dei funzionari del Commissariato di Vittoria, «a vigilare la “coltivazione”».

I poliziotti hanno accertato che Rubbino aveva stipulato un contratto di affitto dell'azienda agricola, registrato all’Agenzia delle Entrate di Vittoria. L'azienda è risultata di proprietà di alcuni soggetti vittoriesi, risultati estranei alla vicenda. All’interno delle serre sono state rinvenute più di 7200 piante coltivate da circa due mesi e prossime alla raccolta perché già sviluppate, con rigogliose infiorescenze e quindi con il massimo contenuto di principio attivo. Il peso medio di ciascuna pianta è stato misurato in 650 grammi; pertanto si stima una quantità di marijuana verde del peso di circa quattro tonnellate e mezzo che una volta essiccata ne avrebbe prodotto 1500 chilogrammi circa da commercializzare. Secondo i calcoli della Polizia, dalla piantagione era possibile ricavare più di un milione e mezzo di “canne”, che al dettaglio avrebbero potuto fruttare oltre un milione di euro.

Giovanni Rubbino, dopo l'arresto è stato trasferito nel carcere di Ragusa, su disposizione del sostituto procuratore Francesco Riccio, che ha coordinato le indagini degli agenti dei commissariati di Vittoria e Niscemi. L’appezzamento di terreno e le coltivazioni illecite sono state poste in sequestro.

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