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Peculato Coni, cinque gli indagati

Rosario Cintolo

RAGUSA – Rosario Cintolo, ex presidente del Coni Ragusa, arrestato dalla Guardia di finanza per peculato, pare avesse intenzione di rientrare in qualche modo nella gestione della Scuola dello Sport, da lui in precedenza diretta. Dagli atti delle indagini condotte dalla Finanza si evincerebbero «contatti che lasciano profilare il pericolo di commissione di altri reati contro la pubblica amministrazione mediante un non meglio precisato quanto presunto pilotaggio della gara per l’assegnazione della struttura, sede per l’appunto della Scuola dello Sport».

Il gip, nella sua ordinanza, parla di «cautele non comuni» da parte degli indagati nella vicenda, sarebbero in cinque compreso Cintolo, che avrebbero utilizzato un linguaggio criptico per non farsi comprendere dagli investigatori. Pare che gli indagati avessero il sentore di essere intercettati, specie dopo le precedenti perquisizioni nell’ambito delle indagini protrattesi per quasi un anno.

Nella gestione di Cintolo, stando sempre alle indagini, la Scuola dello Sport sarebbe stata utilizzata per fini privatistici e gestita in maniera personalistica, attraverso l’utilizzo di fondi pubblici messi a disposizione del Coni di Ragusa, con la concessione dei locali anche a titolo gratuito. Gli inquirenti, che stanno proseguendo nelle indagini, ipotizzano quindi che Cintolo stesse adoperandosi per riprendere la gestione della struttura, anche con 60 mila euro l’anno, e non necessariamente in prima persona, ma tramite persone fidate con cui aveva frequenti contatti telefonici e non solo. Non a caso il numero degli indagati nella vicenda potrebbe aumentare nei prossimi giorni.

Stando alle indagini delle fiamme gialle, i soldi pubblici destinati al Coni Ragusa sarebbero stati utilizzati, tramite il conto corrente "segreto" aperto ad hoc e sul quale sarebbero state eseguite movimentazioni per oltre 800 mila euro, per l'acquisto di una barca di lusso del costo di quasi 20mila euro. Poi sarebbe stata comprata anche una Ford Focus, costata quasi 11mila euro. E ancora 6.330 euro sarebbero stati consegnati a un’impresa edile per l’acquisto di un appartamento a Siracusa e 3.650 euro alla ditta che fornisce il gasolio per riscaldamento all’appartamento di Cintolo. Tutto questo per complessivi 37 mila 188 euro distratti «a mezzo di assegni a firma congiunta». Nel 2006, sempre stando alle indagini, Cintolo comprò una Smart per più di 17mila euro. L'auto, pur se di proprietà del Coni, secondo gli inquirenti, veniva utilizzata, di fatto, solo da Cintolo, che poi, nel 2012, quando il mezzo venne venduto formalmente per soli 900 euro, nonostante il valore di mercato fosse ben più alto, avrebbe incassato la somma in contanti.

Intanto il segretario generale del Coni Sicilia Lionello Nuccio ha precisato che la Scuola dello Sport continuerà ad operare a Ragusa e che il Coni, parte lesa nella vicenda, si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario.

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