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Rapinano l'ufficio postale, intercettati e arrestati

Rapinano l'ufficio postale, intercettati e arrestati

Nella mattinata del 15/04/2017, in Chiaramonte Gulfi (RG), i Carabinieri della Stazione del luogo, della Stazione di Comiso e del Nucleo Radiomobile di Vittoria, nel corso di servizi di controllo del territorio rafforzati disposti dal Comando Provinciale di Ragusa in concomitanza con le festività pasquali, hanno tratto in arresto per rapina aggravata in concorso S.G., pregiudicato comisano di ventisette anni, C.K., ventitreenne bracciante agricolo vittoriese gravato da alcuni precedenti di polizia,  e C.L., una donna incensurata di venticinquenne residente a Vittoria (incensurata), intercettati dai militari dell’Arma  quando avevano appena rapinato l’ufficio postale di Corso Umberto n.63.

Chiaramonte Gulfi - Le Poste avevano appena aperto le porte quando si è presentato un uomo, con il volto coperto da passamontagna e una pistola in pugno. Ha chiesto il denaro in cassa, ma ha trovato appena 55 euro, perché le casse erano ancora chiuse. L'uomo, che indossava anche guanti di lattice, ha arraffato le due banconote, precipitandosi fuori. Ma è stato sfortunato. Proprio in quel momento, mentre toglieva la calzamaglia, è transitata l'auto di servizio dei carabinieri, impegnati in uno dei servizi predisposti per il ponte pasquale. I militari hanno immediatamente bloccato il rapinatore e, avendo intuito la direzione di fuga, hanno fornito indicazioni ai colleghi, i quali hanno iniziato a controllare le vie limitrofe. E qui hanno trovato i complici, che attendevano a bordo di una Renault Clio nera.

Gli arrestati sono G.S., pregiudicato comisano di ventisette anni; K.C., ventitreenne bracciante agricolo vittoriese gravato da alcuni precedenti di polizia; e L.C., una donna incensurata di venticinquenne residente a Vittoria. Tutti sono accusati di rapina aggravata in concorso.

Nel corso delle successive perquisizioni, i Carabinieri hanno sequestrato il passamontagna, i guanti e la pistola, rivelatasi un'arma giocattolo ma senza tappo rosso, mentre i 55 euro sono stati restituiti all'ufficio postale.

I due uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa, mentre la donna, madre di una bimba piccola, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

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