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Chiosco distrutto da un incendio

Chiosco distrutto da un incendio

RAGUSA – Il chiosco delle bibite di piazzale Padre Pio a Marina di Ragusa non c'è più. Un incendio, di probabile matrice dolosa, lo ha letteralmente distrutto. In piedi sono rimaste solo alcune assi annerite di legno. Il resto è stato inghiottito dalle fiamme. Il locale era un punto di riferimento, specie nelle serate estive, per quanti utilizzano il grande parcheggio del piazzale, ma anche per tanti giovani.

L'incendio si è sviluppato di notte, in una zona in cui, in questo periodo dell'anno, non c'è praticamente nessuno. Scattato l'allarme, i vigili del fuoco si sono precipitati a Marina di Ragusa. Hanno lavorato per ore, ma la struttura di legno non ha aiutato la loro azione. Spenti anche gli ultimi focolai si è dovuto prendere atto che il chiosco era solo un ricordo.

Proprio nelle scorse settimane, il proprietario aveva effettuato diversi lavori di sistemazione in vista della riapertura per il periodo estivo. Tutti sacrifici e sforzi andati in fumo. Adesso bisogna capire cosa abbia provocato l'incendio. I carabinieri, che conducono le indagini, aspettano le risultanze degli accertamenti tecnici dei vigili del fuoco, ma la prima pista è quella del dolo. Ma chi ha avuto interesse a distruggere la stagione del commerciante? Attorno a questo interrogativo cominciano a ruotare le indagini dell'Arma. Il proprietario, che non si dà pace per l'accaduto, è stato subito avvertito e poi sentito dagli investigatori.

La notizia dell'incendio ha sconvolto la comunità di Marina di Ragusa, ma anche Ragusa è rimasta particolarmente colpita. Gli incendi dolosi non fanno parte del dna dei ragusani. Anzi, le notti ragusane e quelle di Marina, pur all'insegna del sano divertimento, non arrivano mai a queste vette di criminalità. Nel passato di Marina di Ragusa c'è solo un precedente d'incendio. E' quello che ha distrutto il bar vicino al porto turistico proprio pochi giorni prima dell'inaugurazione della struttura. Un episodio, che, nonostante siano ormai trascorsi molti anni, è rimasto senza colpevoli. Né prima, però, né dopo ci sono stati altri episodi simili, di quelli che fanno subito rizzare le antenne per il rischio di infiltrazioni della criminalità. Per questo, l'incendio del chiosco sembra ancora più inspiegabile.

Le reazioni sono state immediate. I consiglieri comunali del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola hanno espresso solidarietà al titolare del chiosco, così come il presidente dell'associazione politico-culturale "Ragusa in movimento" Mario Chiavola. Sefosse confermato il dolo, affermano D’Asta e Chiavola, «si tratterebbe di una circostanza inaudita. Chiediamo che la questione possa essere affrontata subito in consiglio comunale, anche per le pesanti ricadute della stessa nella nostra comunità, e che la giunta municipale prenda subito posizione. Auspichiamo – concludono – il rapido intervento delle forze dell’ordine per dare una risposta concreta ai cittadini per questo presunto attentato intimidatorio verificatosi proprio nel giorno in cui si celebra il 25esimo anniversario della strage di Capaci». Chiavola, da parte sua, auspicando una rapida conclusione delle indagini, si dice «sconvolto dalla notizia dell’incendio, che si presume doloso». Anche "Ragusa in movimento" esprime solidarietà al titolare del chiosco. Il "Lab. 2.0" invece «segnala altri episodi, molto meno gravi ma comunque fastidiosi, più vicini alla bravata che al crimine», denunciando che «la percezione della sicurezza e del controllo a Marina di Ragusa è molto flebile». Da qui la richiesta di incrementare i controlli nella frazione balneare ragusana.

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