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Convalidato il fermo dei due siriani

Catamarano Porto Pozzallo

Ragusa - Restano in carcere i due siriani fermati lo scorso 25 maggio nel porto di Pozzallo, mentre cercavano d'imbarcarsi sul catamarano diretto a Malta. I due, uno dei quali minorenne, sono accusati di far parte di un'organizzazione che si propone atti di violenza con finalità di terrorismo. Sui loro telefonini sono state trovate immagini inneggianti all'Isis.

Dopo essere stati individuati, il personale della Capitaneria di Porto e quello di Digos e del Commissariato di Modica, ha accertato che i due avevano passaporti falsi con sostituzione di persona. Il maggiorenne (che risulta residente a Malta) è stato fermato favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, mentre al minore è stata contestato anche il reato di sostituzione di persona e uso di atti falsi. Decisivo si è rivelato l'esame dei telefonini sequestrati ai due: i tecnici hanno individuato contatti e immagini che riguardavano uomini bomba e proclami tipo "Da oggi nessuna pietà".

Posti entrambi in stato di fermo, sono state avviate le indagini per individuare gli spostamenti dei due verso altre città o altre nazioni. Dalle verifiche è, inoltre, emerso che il minorenne, per una delle identità che ha fornito, risulta che fosse sbarcato a Pozzallo quale profugo: era stato raccolto in mare da una delle navi del servizio Sar. Appurato ancora che già prima dello sbarco a Pozzallo, il minore risultasse dimorante a Malta.

Tutti gli elementi raccolti in questa prima fase delle indagini hanno convinto i gip che si sono occupati dei due. Il fermo è stato convalidato per entrambi ed è stato tramutato in arresto. Le indagini nei loro confronti, però, vanno avanti per scoprire collegamenti dei due siriani in Italia e all'estero.

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