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Tragedie in Sicilia

Tragedie in Sicilia

Un appassionato di parapendio, Michele Sanfilippo, di 40 anni, imprenditore, è morto dopo essere precipitato in località Punta Pizzo Falcone a Palma di Montechiaro. Sabato pomeriggio, si era lanciato da Torre San Nicola e non vedendolo rientrare all’imbrunire, familiari ed amici hanno lanciato l’allarme. La polizia lo ha cercato lungo la costa: da Palma di Montechiaro a Porto Empedocle, la Guardia costiera ha fatto lo stesso, per mare, con alcune motovedette ed un elicottero del nucleo aereo di Catania che è dotato di sistemi per la ricerca notturna. A ritrovarlo sono stati familiari, amici, una pattuglia di carabinieri e la Protezione civile. L’uomo è apparso subito in gravi condizioni ed è stato portato all’ospedale “San Giovanni di Dio” dove i medici, alle 5, ne hanno dichiarato la morte.

Michele Sanfilippo era sposato e padre di due bambini piccoli. I carabinieri hanno ricostruito l’incidente; il fascicolo d’inchiesta subito aperto viene coordinato dal sostituto procuratore Silvia Baldi. Nella zona soffiava un forte vento di Maestrale. Sembra verosimile, secondo i carabinieri, che una folata improvvisa possa aver fatto perdere alla vittima il controllo del paracadute del parapendio. Ma non è stata l’unica tragedia in Sicilia. A Raffadali, sempre in provincia di Agrigento, un ventitreenne, Salvatore Lombardo, è morto, ieri notte, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale verificatosi all’ingresso del paese: in contrada Beddie. A scontrarsi, per cause che dovranno essere accertate e ricostruite dai carabinieri, sono state una Fiat Punto sulla quale viaggiavano 4 giovani ed una Ford Fiesta, condotta da un anziano.

Le condizioni del ventitreenne sono apparse, a causa di un trauma cranico, subito gravissime. Il ragazzo è morto, poco dopo essere arrivato all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Non sembrano in pericolo di vita, invece, gli altri 4 feriti trasportati nello stesso ospedale. Per estrarre i cinque feriti dalle lamiere delle due auto, sono intervenuti, oltre ai sanitari del 118, i vigili del fuoco di Agrigento.

A Riposto un altro incidente mortale nel primo pomeriggio di ieri. A perdere la vita Salvatore Natalello, 34 anni, residente nella piccola cittadina ionica. Ancora da ricostruire la dinamica dell’incidente. Si tratterebbe, da quanto ricostruito dai carabinieri, di uno scontro verificatosi tra via Libertà e via Immacolata, che ha visto come protagonista una Citroen guidata dalla vittima e una Fiat Panda con a bordo una intera famiglia di Catania. Violento l’impatto tra i due mezzi: la Citroen sulla quale viaggiava la vittima si è capottata; in seguito all’impatto il corpo del giovane è fuoriuscito dall’abitacolo, rimanendo sul selciato. Immediati i soccorsi.

Allertato anche l’elisoccorso del 118 che è atterrato in via Mattarella ma il mezzo di soccorso è ripartito vuoto: il giovane è morto poco prima sull’ambulanza che lo trasportava. Feriti gli occupanti della Panda, tra cui una bambina di 3 anni ed una donna in stato di gravidanza, catanesi, di rientro dal mare. Sul posto anche i vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno messo in sicurezza i mezzi, staccando i cavi delle batterie e isolando i serbatoi. Traffico in centro è andato tilt per qualche ora fino a quanto non sono state rimosse le due auto.(c.s.)

Pensionato muoredopo 22 giorniin Rianimazione

Ventidue giorni di agonia. È morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civico a Palermo Salvatore Barone, il pensionato di 75 anni investito il 9 giugno scorso mentre in sella alla sua mountain-bike sulla strada provinciale che collega Palermo a San Giuseppe Jato. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Monreale. I militari stanno cercando di rintracciare l’auto pirata che lo ha investito mentre stava rientrando verso casa, in contrada Traversa, dopo un raduno con alcuni amici appassionati di ciclismo. Chi lo ha travolto è scappato lasciando la vittima sull’asfalto. Rischia l’accusa di omicidio stradale. A trovarlo era stato un automobilista che aveva subito chiamato i soccorsi. Ma le condizioni del pensionato sono apparse subito critiche.

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