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Uccise un consigliere comunale, bracciante assassinato

Il cadavere di un bracciante agricolo di 58 anni, Francesco Calvagno, ucciso con cinque colpi di pistola, è stato trovato nel suo podere di Palagonia (Ct) dai carabinieri.

Calvagno il 4 ottobre dello scorso anno a Palagonia uccise sparandogli in un bar il consigliere comunale Marco Leonardo, di 41 anni e dopo si costituì ai carabinieri confessando l'omicidio e parlando di un credito di 3.000 euro che vantava dalla vittima.

Nella sparatoria rimase ferito in maniera non grave il gestore del locale, Paolo Sangiorgi, 52 anni.

Calvagno dopo l'uccisione di Leonardo si costituì presentandosi ai carabinieri confessando l'omicidio e parlando di un credito di 3.000 euro che vantava dal consigliere comunale. L'uomo ucciso oggi raccontò che dopo un litigio verbale il primo a sparare era stato Leonardo, impugnando una pistola calibro 7.65, e di aver risposto al fuoco con un revolver calibro 38.

Dalle indagini dei carabinieri era emerso che il colpo che ferì alla gamba il barista Sangiorgi era stato esploso dalla pistola del consigliere comunale.

Francesco Calcagno (e non Calvagno, come reso noto in precedenza) era tornato in libertà, dopo un paio di mesi trascorsi in carcere e dopo aver scontato gli arresti domiciliari fino allo scorso aprile, dopo che il gip aveva riconosciuto la possibilità della legittima difesa. Calcagno uccise il consigliere comunale Marco Leonardo dopo che quest'ultimo aveva estratto un'altra pistola con cui aveva sparato.

Nel procedimento è entrato anche un filmato registrato dalla videocamera del bar dove avvenne la sparatoria. Calcagno era stato rinviato a giudizio per omicidio e porto abusivo di armi ed era in attesa della fissazione della prima udienza del processo.

Il conflitto a fuoco nel bar tra Calcagno e Leonardo avvenne dopo un primo scontro verbale per strada. A terra i carabinieri trovarono i bossoli di due diversi calibri di pistola. Leonardo prima di essere colpito avrebbe avrebbe cercato di fuggire.

Calcagno davanti ai militari sostenne di avere agito per legittima difesa. Marco Leonardo nel 2008 era stato arrestato, insieme ad altri 15 indagati, da carabinieri e Guardia di finanza nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Caltagirone su presunte truffe all'Inps da otto milioni di euro attraverso false dichiarazioni sull'assunzione di braccianti agricoli.

Lo stesso anno si era candidato a consigliere comunale di Palagonia, risultando il primo dei non eletti della lista civica Progetto Palagonia. Nel 2011 era subentrato a un collega che si era dimesso. Nel 2012 era stato eletto con la lista civica Palagonia Futura, di cui era il capogruppo, che stava all'opposizione.

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