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In Sicilia arriva la cura del ferro

In Sicilia arriva la cura del ferro

Rfi investe quindici miliardi di euro in 10 anni in Sicilia e stima un aumento degli occupati di circa 1,5-2 mila persone al mese tra diretto e indotto, quale effetto della 'cura del ferro' nell'Isola. Proprio oggi il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio insieme all'ad di Rfi Maurizio Gentile ha inaugurato un nuovo tracciato sulla linea Palermo - Messina. E' lungo 10 chilometri e collegherà Campofelice di Roccella a Ogliastrillo: è costato 200 milioni di euro e rientra tra gli interventi previsti per il raddoppio della linea Fiumetorto - Castelbuono, che conta un investimento di 940 milioni di euro e che a fine anno, con l'entrata in servizio anche del secondo binario, collegherà Campofelice a Cefalù, nel palermitano. La rete regionale siciliana, infatti, è oggetto di interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico programmato da Rfi, gestore dell'infrastruttura, che hanno l'obiettivo di ridurre i tempi di viaggio, migliore gli standard di regolarità, puntualità e sicurezza nell'Isola. A lavori ultimati, Rfi conta di collegare in 45 minuti Catania a Messina (oggi si impiega un'ora e 10 minuti) e in un'ora e 44 minuti Catania a Palermo (oggi servono due ore e 44 minuti), e Messina a Palermo, via Catania, in 140 minuti. Gli interventi sulla linea Palermo-Messina riguardano i lavori anche già partiti per il raddoppio e velocizzazione dei tratti Palermo - Fiumetorto e Messina - Patti; mentre a gestire quest'ultima tratta (Fiumetorto-Messina) sarà il sistema di comando e controllo (SCC), con posto centrale nella stazione di Palermo. Nell'elenco delle opere c'è pure il collegamento veloce Palermo-Catania-Messina, che prevede un investimento da 8 mld, e incluso nel Corridoio europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo che attraversando l'intera dorsale italiana, parte da Helsinki e arriva in Sicilia. A far parte della 'terapia' del ferro gli interventi sulla linea Messina-Catania, nei tratti Catania-Fiumefreddo e Messina-Giampilieri, già oggetto di raddoppio; Fiumefreddo-Letojanni, che conta un investimento da 870 mln e che sarà avviato a breve, e Letojanni-Giampilieri, in corso di progettazione. Gli interventi sulla linea Catania - Palermo, invece, riguardano: il bando di gara per il tratto di 37 chilometri fra Bicocca- Catenanuova e l'attivazione di un primo binario veloce nel 2020 mentre la conclusione dei lavori è stimata al 2022. Prevista pure la realizzazione del tratto Catenanuova-Fiumetorto, per ora in fase di progettazione, che nel 2024 consentirà di avere un binario velocizzato sull'intera linea Catania-Palermo. Nel capoluogo enteo, con un investimento di 100 mln di euro, è stata potenziata la metropolitana, a luglio scorso, è stato attivato il nuovo tratto fra Ognina e Catania Centrale; il progetto prevede anche il raddoppio fino a Catania-Acquicella e l'interramento di una linea nei pressi dell'aeroporto, con il duplice obiettivo di aprire la città al mare, togliendo la barriera della linea ferroviaria, che divide in due Catania, e consentire l'allungamento della pista dell'aeroporto di Fontanarossa. Sul versante opposto dell'isola, infine, a Palermo, a dicembre dovrebbero concludersi i lavori del passante ferroviario, che collegherà la stazione centrale all'aeroporto Falcone Borsellino passando per le 20 stazioni dell'area urbana inserite nel percorso e conta su un investimento di 1,1 miliardi di euro. Sempre a Palermo, Rfi ha investito altri 250 mln di euro per la chiusura dell'anello ferroviario. A completare il quadro degli investimenti della 'cura del ferro' per la Sicilia, sono i lavori per la velocizzazione tra Palermo e Agrigento, che ammontano a circa 160 mln di euro; e i cantieri saranno completati entro la fine dell'anno.(ANSA)

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