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Crocetta: nessuno tocchi Raciti, il Pd resti unito

Crocetta: nessuno tocchi Raciti, il Pd resti unito

"Nessuno tocchi Raciti. Il Pd smetta di farsi altro male, basta litigi. Lancio un appello all'unità del partito. Adesso mettiamoci al lavoro per vincere le politiche". Lo dice l'ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta parlando delle fibrillazioni interne al Pd siciliano, che portano diverse anime interne ai Dem a chiedere le dimissioni del segretario regionale Fausto Raciti e alla decisione di rinviare la direzione regionale a dopo l'arrivo di Matteo Renzi. Il segretario del Pd dovrebbe far tappa nell'isola tra martedì e giovedì. "Qual è la responsabilità di Raciti ?- si chiede il governatore uscente - Non si può scaricare su di lui la responsabilità di una sconfitta (quella delle regionali, ndr) che ha avuto radici nelle divisioni del Pd e nella decisione di replicare un modello fallimentare e cioè il modello Palermo alle regionali. Sia io che Raciti avevamo detto a Renzi che quel modello che non sarebbe stato vincente e di non prendersela, se così fosse stato, né con me né con Raciti. Io avevo chiesto le primarie, poi mi sono messo da parte. Se ci deve essere un capro espiatorio non può essere Raciti. La responsabilità se la assuma chi ha avallato quel modello e mentito a Renzi, inducendo in errore la segreteria nazionale". "Il Pd alle regionali ha mantenuto i suoi consensi - aggiunge - C'è stato uno scarto di otto punti tra i voti al candidato presidente e quelli alla coalizione, chi ha avallato quel modello dovrebbe stare zitto e chiedere scusa". Poi Crocetta, parlando dell'ipotesi 'commissariamento' del partito nell'Isola, dice:"boccio questa ipotesi, sarebbe da sepolcri imbiancati". "Non voglio esasperare lo scontro con Faraone, né fare polemiche - ribadisce - lancio un appello all'unità, la sfida adesso sono le politiche".

"Il PD siciliano deve necessariamente avviare una seria riflessione sul proprio operato e sulle motivazioni che hanno portato al risultato delle ultime elezioni regionali: una vera e propria sconfitta che non possiamo negare ma che dobbiamo analizzare se vogliamo tornare ad essere un partito in grado di ascoltare gli umori e le esigenze dei siciliani". È quanto è emerso a Caltanissetta durante un incontro del coordinamento regionale dell'area dei democratici che fa riferimento ad Andrea Orlando. "Da parte nostra è unanime il giudizio negativo sulle modalità con cui il PD ha condotto questa campagna elettorale - sottolinea il coordinatore regionale degli orlandiani, Giuseppe Berretta - e siamo convinti che nessuno tra i dirigenti regionali del partito possa prendere le distanze da questo risultato: sicuramente sarebbe più utile discuterne, riflettere al nostro interno, capire dove e come abbiamo sbagliato per evitare di ripetere gli errori commessi". "In attesa della direzione regionale del partito, la nostra area si riunirà il 16 dicembre a Roma - conclude Berretta - sarà un'occasione per riavviare una discussione seria, nel PD, su temi di fondamentale importanza che riguardano il Mezzogiorno, la lotta alle povertà, la giustizia sociale".

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