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Rifiuti, poteri speciali e dieci impianti in Sicilia

Rifiuti, poteri speciali e dieci impianti in Sicilia

Il governatore, dopo le dimissioni dell’assessore Figuccia, ha assunto in prima persona la responsabilità di fronteggiare la crisi che incombe sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Una spina che si è incarnata nel fianco della Sicilia in tanti anni di immobilismo, tra complicità e affari sporchi che hanno drenato centinaia di milioni, senza lasciare alla regione una prospettiva di svolta. Musumeci vuole segnare un punto di dioscontinuità: «Ma ho bisogno di almeno tre anni – ribadisce – in questa fase mi preoccupa la crisi della discarica di Bellolampo che raccoglie i rifiuti di tutta la Sicilia occidentale. Possiamo tamponare con la realizzazione della settima vasca, ma i tempi sono stretti. Dobbiamo accelerare».

Giovedì il presidente della Regione incontrerà a Roma il premier Gentiloni, al quale chiederà poteri speciali: «Solo con la deroga saremo in grado di realizzare la settima vasca in tre mesi. Altrimenti ne serviranno otto e non ce lo possiamo permettere».

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