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Caos a Palermo per pasticcio schede elettorali

Caos a Palermo per pasticcio schede elettorali

I primi ad accorgersi del pasticcio sono stati ieri sera i rappresentanti di lista di Forza Italia. Controllando il nome del candidato al Senato nel collegio uninominale Palermo 1 hanno scoperto che al posto dell'azzurro Giulio Tantillo figurava Ester Bonafede (Udc), che la coalizione di centrodestra aveva indicato nel collegio Palermo 2 comprendente anche Bagheria. E' stata sufficiente una rapida verifica per accertare che lo scambio delle schede riguardava circa 200 sezioni del capoluogo. A farne le spese, tra gli altri candidati, anche il presidente del Senato Pietro Grasso, leader di LeU.

Immediatamente è stato convocato un vertice in Prefettura per capire cosa era successo. Secondo una nota ufficiale diffusa a tarda sera, lo scambio sarebbe stato causato da una errata collocazione di alcune sezioni nell'ambito dei collegi senatoriali. Di qui la decisione di far ristampare circa 200 mila schede elettorali nella notte. Una corsa contro il tempo che si conclude poco prima dell'alba, quando alle 4:45 le pattuglie dei vigili urbani cominciano a distribuire le "nuove" schede nelle sezioni interessate. Ma l'intoppo causa inevitabilmente forti ritardi nell'apertura dei seggi, anche perché i presidenti sono costretti a timbrare nuovamente le schede e a consegnare quelle avute in precedenza e destinate ad essere distrutte. In alcuni casi i seggi aprono con oltre due ore di ritardo, davanti alle scuole si formano lunghe code di elettori che protestano vivacemente. "E' scandaloso - dice uno di loro - in cinquant'anni non mi è mai successo nulla del genere".

A complicare le cose anche le nuove procedure di controllo del codice alfanumerico della scheda. Un elettore in attesa di votare in una sezione della scuola Uditore Setti Carraro cronometra il tempo necessario a ultimare le sue operazioni di voto: 4 minuti e 38 secondi. Proteste anche da parte dei candidati: "Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini", commenta da Roma il presidente del Senato Pietro Grasso. Mentre nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII, quartiere Libertà, dove sono state già consegnate le schede, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella vota poco dopo le 8:30.

All'uscita il Capo dello Stato dimentica di ritirare il documento d'identità, subito consegnato dal presidente di seggio a uno degli agenti di scorta. Alle 10 la Prefettura dirama finalmente il comunicato con il quale dichiara che "le operazioni elettorali si stanno svolgendo regolarmente in tutte le sezioni". La fine di una vigilia elettorale contrassegnata dal caos.

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