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Appalti da 350 mln, arrestati funzionari e imprenditori

antimafia

La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Catania sta eseguendo misure cautelari nel capoluogo etneo, a Roma e Milano nei confronti di funzionari pubblici, con ruolo apicale, del Comune e imprenditori impegnati nel settore Ecologia e Ambiente indagati per reati contro la Pubblica amministrazione. Al centro delle indagini, dirette dal capo centro Dia Renato Panvino e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, l'affidamento di un appalto dell'importo complessivo di 350 milioni di euro suddivisi in tre anni.

Nell'ambito dell'operazione della Dia, denominata 'Garbage affair', sono in corso perquisizioni nelle casa e nei luoghi di lavoro degli indagati a Catania, Milano e Roma. Nel capoluogo etneo, personale della Direzione investigativa antimafia sta eseguendo anche perquisizioni e acquisizione di atti nell'ufficio del settore Ecologia del Comune. Ulteriori dettagli sull'operazione saranno resi noti durante un incontro con i giornalisti che si terrà alle 10.30 nella sala stampa della Procura di Catania al quale parteciperanno il procuratore Carmelo Zuccaro, il capo del secondo reparto della Dia, Maurizio Calvino, e il capo centro della Dia di Catania, Renato Panvino.

Tra i destinatari del provvedimento cautelare emesso dal Gip su un appalto da 350 milioni di euro per la gestione triennale dei rifiuti a Catania ci sono due funzionari dell'amministrazione ai vertici del settore Ecologia del Comune e un imprenditore romano che opera nel settore della raccolta dei rifiuti in Sicilia. Le ordinanze sono state eseguite dalla Dia di Catania nell'ambito dell'inchiesta 'Garbage affair' coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania.

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